Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Approvata dal Consiglio la legge provinciale sul marchio di qualità

La norma, che sostituisce le due esistenti, introduce il marchio che garantisce qualità certificata e luogo di origine. Secondo l’assessore Frick, “essa permetterà un impatto unitario dell’Alto Adige sul mercato”. "Con questo marchio", aggiungono gli assessori Berger e Widmann, "la qualità dei prodotti alimentari è garantita".

Il Consiglio provinciale ha approvato oggi il disegno di legge, presentato dall’assessore Werner Frick, che introduce il nuovo marchio di qualità per i prodotti alimentari altoatesini, il quale va a sostituire il vecchio marchio di tutela. “Il nuovo marchio di qualità”, spiega l’assessore, “garantisce qualità certificata ed origine assicurata. Con la nuova legge ci proponiamo di incrementare gli sforzi qualitativi nel settore alimentare, e con il nuovo simbolo vogliamo garantire un impatto unitario dell’Alto Adige sul mercato: ecco perché nel marchio di qualità è integrato il marchio ombrello.  

Il nuovo marchio riporta i termini “qualità” ed “Alto Adige”: il primo rimanda all’alta qualità controllata dei prodotti, il secondo all’origine altoatesina. “Soltanto pochi anni fa”, sottolinea Frick, “l’Unione Europea ci voleva impedire di scrivere “Alto Adige” sui nostri prodotti. Dopo difficili trattative, siamo riusciti a far accettare a Bruxelles l’apposizione di questa scritta”. L’approvazione da parte della Commissione UE è arrivata il 20 ottobre scorso, ed ora anche il Consiglio provinciale ha dato il via libera, con grande soddisfazione anche degli assessori Hans Berger e Thomas Widmann. L’assessore all’Agricoltura Berger, che rappresenta i diversi settori di produzione, sottolinea che “questo marchio di qualità è più efficace ed incisivo di tutti quelli approvati fino ad oggi dalla UE, in quanto si concentra esclusivamente su elementi essenziali quali l’origine e la qualità”. Secondo l’assessore al Turismo Thomas Widmann, “il nuovo marchio di qualità, tutt’uno con il marchio ombrello,  permette di dar vita in maniera ottimale a sinergie di promozione”.  

La nuova legge si pone come obiettivo di garantire ed assicurare un alto livello qualitativo per i prodotti agricoli e alimentari: un messaggio che deve essere fatto conoscere ai consumatori, promuovendo la vendita di questi prodotti, la cui qualità viene certificata da un organismo di controllo indipendente. Si tratta di un livello qualitativo nettamente superiore a quello previsto per legge. 

Alla famiglia dei “prodotti certificati di qualità altoatesini” appartengono i prodotti IGP, quali lo speck e le mele, i vini di qualità altoatesini e tutti quei prodotti che porteranno ora il marchio di qualità, come il latte, il pane, la grappa, il succo di mela, il miele, le verdure, i piccoli frutti, e molti altri che si aggiungeranno nel prossimo futuro. Questi prodotti comunicheranno in futuro con il nuovo strumento del marchio ombrello: i vini ed i prodotti IGP sulla base della loro tutela UE con il marchio ombrello, gli altri con il nuovo marchio di qualità altoatesino. “La cosa più importante”, sostengono gli assessori Frick, Berger e Widmann, “è che nel caso di questi prodotti la qualità è garantita e controllata”. 

La legge prevede inoltre l’istituzione di un Comitato di qualità con funzioni di coordinamento tra i diversi prodotti, e quale organismo di collegamento tra la Giunta provinciale e le commissioni tecniche. Ognuna di queste commissioni sarà competente per una categoria di prodotti che portano il marchio di qualità, o il marchio IGP, o la denominazione di origine protetta. Alle commissioni spetta inoltre l’elaborazione dei protocolli di qualità: per ogni prodotto esiste infatti un elenco di caratteristiche da rispettare, approvato dalla Giunta su iniziativa del comitato. I criteri devono essere più alti o più specifici rispetto a quanto previsto dallo standard di legge. 

La nuova norma, che sostituisce, unificandole, le due leggi provinciali esistenti in materia, permette infine, allo scopo di promuovere la qualità degli alimenti, di promuovere iniziative pubblicitarie, promozionali e di sensibilizzazione dei consumatori, nell’ambito dei limiti posti dalla UE. Essa prevede anche sanzioni per l’uso scorretto o illegale del Marchio di qualità.  

MC


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