Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Prevenire la caduta massi: gruppo di lavoro individua le strade più esposte

Uno specifico gruppo di lavoro all'Assessorato provinciale ai Lavori pubblici ha definito una classifica dei tratti stradali più esposti alla caduta massi in Alto Adige: la Provincia avvierà ora il progetto di messa in sicurezza. "Questo strumento operativo vuole garantire una strategia di prevenzione e ottimizzare le risorse da impegnare, secondo le priorità, sulla rete stradale di competenza provinciale", sottolinea l'assessore Florian Mussner.

Stilate le priorità per gli interventi di prevenzione della caduta massi
La strategia con cui si intende gestire la sicurezza del transito stradale in Alto Adige ha richiesto non solo l’implementazione di un catasto informatizzato che raccolga indicazioni sulle opere di protezione contro la caduta massi, ma anche lo sviluppo di un nuovo strumento operativo concreto, denominato “protocollo”, che fissa le priorità di intervento e distribuisce le risorse disponibili in maniera oggettiva. 

Nel settembre 2004 l’assessorato ai Lavori Pubblici ha attivato un gruppo di lavoro incaricato di redigere le linee guida tecnico-amministrative per la realizzazione del catasto delle opere protettive. Il gruppo di lavoro è costituito da tecnici del Ufficio Strade, Servizio Strade, dal Servizio geologico provinciale e da professionisti esterni. 
Qualche mese più tardi hanno preso l’avvio i lavori per la definizione del “protocollo”, realizzato a cura dello stesso gruppo di lavoro sotto la supervisione del Dipartimento ai Lavori Pubblici. 

Il “protocollo” è un metodo che permette di definire il rischio di un particolare versante, sia esso dotato o meno di opere protettive. La determinazione del rischio ha luogo in varie fasi: individuazione dei tratti di strada ai quali applicare il “protocollo” (zone circoscritte con pendenza media del versante di 35°, dove possono verificarsi fenomeni di caduta massi); uscita del geologo/rilevatore per la raccolta dei dati che contraddistinguono il versante e per la definizione della pericolosità del versante; implementazione a tavolino, a cura dell’Ufficio Geologia e prove Materiali, della tabella di rischio della strada mediante la definizione di parametri quali il traffico giornaliero medio e la tipologia del tracciato.

Con questo metodo è stata assegnata una priorità in base al rischio definito dal numero di incidenti provocati dalla caduta massi e stilata una classifica dei tratti stradali più esposti in Alto Adige: in questa prima fase sono 32 siti (76 tratti stradali). La loro messa in sicurezza sarà realizzata a cura delle Ripartizioni Infrastrutture e Servizio strade della Provincia attraverso una programmazione distribuita su più esercizi finanziari. Le opere in Val Sarentino e la galleria, ad esempio, sono già in avanzata fase di progettazione. 

"Lo strumento operativo adottato introduce di una strategia di prevenzione e di ottimizzazione delle risorse, basata su metodi il più possibile oggettivi ed estesa all’intera rete stradale di competenza provinciale", sottolinea l'assessore Florian Mussner. Sulla base delle priorità e dei mezzi finanziari la Provincia realizzerà le opere di sicurezza. "Ciò significa agire secondo precise priorità e non dover intervenire solo nell’ambito dell'urgenza, quando spesso il distacco dei massi è già avvenuto", conclude Mussner.

pf


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