Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Durnwalder sull'approvazione della "devolution"

Una riforma che non porta all’auspicato assetto federale e che presenta significativi elementi di centralismo: è il primo commento del presidente della Provincia Luis Durnwalder dopo il varo definitivo di stasera (mercoledì 16) al Senato della nuova riforma costituzionale che va sotto il nome di "devolution". Durnwalder sottolinea che “grazie alla buona collaborazione con i nostri parlamentari a Roma e alla mobilitazione massiccia di Regioni e Province autonome, si è riusciti però a tutelare le prerogative delle autonomie speciali.”

"Questa riforma della seconda parte della Costituzione non comporta per l’autonomia dell’Alto Adige - a differenza delle modifiche del 2000 e del 2001 - sostanziali passi avanti in senso federale", sottolinea il presidente Luis Durnwalder commentando l'approvazione in quarta lettura della riforma costituzionale. Al progetto di devoluzione "abbiamo sempre guardato con interesse e attenzione vigile, oggi dobbiamo constatare - prosegue Durnwalder - che il complesso di questa riforma costituzionale è lontana dall’auspicato autentico assetto federale, e che invece presenta significativi elementi di accentramento di potere in capo allo Stato."

Durnwalder ricorda che "proprio grazie alla collaborazione con i parlamentari altoatesini a Roma, al quale va il nostro apprezzamento, e alla mobilitazione di Regioni e Province autonome, sono state comunque introdotte alcune importanti norme di salvaguardia delle prerogative dello Statuto di autonomia, respingendo i tentativi di giungere ad una modifica unilaterale delle norme di attuazione." Il ripristino della clausola di salvaguardia delle autonomie speciali presuppone infatti che la riforma costituzionale "si applichi solamente nelle parti che prevedono forme di autonomia più ampie rispetto a quelle già attribuite, la cosiddetta clausola di maggior favore, e soltanto attraverso l’istituto dell’intesa con Regioni e Province autonome per quanto riguarda la modifica degli statuti speciali", spiega Durnwalder.

Il Presidente della Provincia ricorda infine di aver sempre sostenuto l’assoluta necessità di evitare una sorta di veto centrale "che avrebbe come la conseguenza del rischio di blocco indiscriminato di qualsiasi legge provinciale o regionale. L'eventuale possibilità dell'impugnazione delle leggi regionali e provinciali davanti al Parlamento motivata dall'interesse nazionale si porrebbe infatti in contrasto con l'autonomia speciale e con un corretto progetto federale."

pf


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