Varie | 14.11.2005 | 14:50

Bilancio positivo per l'esercitazione di protezione civile sull'Adige

L'esercitazione effettuata dalla Protezione civile lungo l'Adige con la simulazione di una piena del fiume tra Tel e Salorno nella giornata di sabato 12 novembre è stata valutata positivamente dagli addetti ai lavori. Un aspetto da migliorare sarà quello della comunicazione via radio tra le squadre di intervento, che con la simulazione di un black out delle reti telefoniche, ha presentato alcune lacune.

All'esercitazione di sabato scorso, 12 novembre, hanno preso parte circa 200 persone con l'impiego di 51 mezzi di intervento. Tra le ore 7.00 e le 11.00 nel tratto del fiume Adige fra Tel e Salorno i Vigili del fuoco volontari e gli addetti della Ripartizione provinciale opere idrauliche sono stati impegnati nella verifica degli argini del fiume. Mentre a Bolzano era stata simulata un'interruzione totale dei servizi di telefonia, le squadre di intervento comunicavano fra di loro via radio. Se per quanto concerne l'esercitazione tutto è filato per il meglio, come sottolinea Hanspeter staffler, direttore dell'Ufficio sistemazione bacini montani Sud, si sono presentate notevoli difficoltà per quanto attiene la comunicazione via radio e sarà pertanto opportuno lavorare per individuare un linguaggio uniforme e normato per facilitarla.
Come ha posto in evidenza il direttore del Dipartimento presidenza, Heinrich Holzer, (che rappresentava il presidente della Provincia Luis Durnwalder e quale presidente del Comitato provicniale per la Protezione civile) l'esercitazione rivesta grande rilevanza affinchè sia possibile garantire interventi adeguati e pronti in caso di piena a tutela della popolazione.
All'esercitazione hanno partecipato oltre alla Ripartizione opere idrauliche ed ai Vigili del fuoco volontari, anche il Commissariato del governo, il Corpo permanente dei Vigili del Fuoco l'Ufficio idrografico della Provincia e le forze dell'ordine. Presente anche una delegazione boliviana con il capo della Protezione civile di La Paz, Freddy Miranda, ed il direttore dell'Azienda forestale della capitale boliviana, Jose Claros. Coinvolti nell'intervento anche le comunità di valle, i consorzi di bonifica ed i Comuni.

SA

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