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Frick: "L'Alto Adige deve restare esentato dal blocco delle assunzioni"
"Non si è giunti ad alcun accordo tra le Regioni e Province a statuto speciale e le altre Regioni in materia di progettato blocco delle assunzioni nel settore pubblico": lo annuncia l'assessore provinciale Werner Frick, che ha partecipato oggi (giovedì 30) a Roma alla seduta della Conferenza Stato-Regioni. La Provincia intende difendere i previsti aumenti della pianta organica del personale scolastico e delle scuole d'infanzia.
La mancata intesa sul blocco del personale colpisce in maniera particolarmente severa le Regioni a statuto ordinario: fino a quando non sarà trovato un accordo, infatti, resta in vigore il blocco totale delle nuove assunzioni con contratto a tempo indeterminato. La legge finanziaria 311 del 30 dicembre 2004 prevede infatti che gli interventi nel settore del personale vengano estesi anche alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Bolzano e Trento, le quali a loro volta sono contrarie e chiedono l'esclusione da tali disposizioni, facendosi forza sulla conclusione positiva delle trattative bilaterali riguardanti il Patto di stabilità interno per il 2005. Con l'accordo sul Patto di stabilità lo Stato prescrive i margini di aumento delle uscite (spese correnti e spese di investimento) delle amministrazioni locali per l'anno di bilancio di riferimento. "Abbiamo concordato già nel marzo scorso con il Governo i termini del Patto di stabilità e quindi assicurato il nostro contributo per un aumento controllato delle spese pubbliche", ha ribadito a Roma l'assessore Frick."Questa nuova misura di risparmio - ricorda Frick - risulta per la Provincia autonoma di Bolzano inaccettabile sotto il profilo dell'autonomia politica, perchè in questo modo lo Stato ridurrebbe in maniera notevole i nostri spazi di manovra e di decisione." Lo Stato interverrebbe infatti sulla determinazione del taglio del personale pubblico e in particolare impedirebbe alla Provincia ogni aumento della pianta organica. L'assessore Frick sottolinea che le trattative con Roma si fanno più complicate, come era prevedibile, anche alla luce delle critiche mosse dall'UE all'Italia in materia di rispetto del Patto di stabilità europeo secondo i criteri di Maastricht: "Si rischia la riapertura della discussione del Patto di stabilità interno per il 2005 proprio perchè il Governo punta a individuare nuove possibilità di tagli nel corrente anno", spiega Frick.
A livello locale, "questa mossa potrebbe rimettere in discussione e pregiudicare l'aumento della pianta organica nei settori del personale scolastico e delle scuole per l'infanzia, una decisione di massima che la Giunta provinciale ha già preso attraverso il bilancio di assestamento."
Le trattative sono aggiornate al prossimo incontro della Conferenza Stato-Regioni, previsto a Roma tra due settimane.
pf