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News 2015

Fondo sociale europeo: 1383 progetti realizzati in Alto Adige

Sono stati 1.383 i progetti cofinanziati dal Fondo Sociale Europeo in Alto Adige e realizzati dall’inizio della programmazione dal 2000 fino al 31 dicembre scorso. I destinatari sono stati 104.228. Questi i dati emersi dal Rapporto annuale presentato al Comitato di Sorveglianza Obiettivo 3 FSE convocato ieri e oggi (21 e 22 giugno) al Colle di Bolzano.

Al 2004 il costo pubblico impegnato in Alto Adige per i progetti FSE ammonta a 193.461.093,38 €, vale a dire il 94,79% del programmato previsto per l’intero periodo 2000–2006, pari a 204.088.692 €. La spesa dei soggetti attuatori invece ammonta a € 115.989.464,79 pari al 56,83% del programmato totale: sono i dati essenziali che emergono dall'ultimo rapporto, che contiene lo stato d’avanzamento degli assi prioritari e delle misure nonché l’esecuzione finanziaria degli interventi.

Il Comitato di sorveglianza, riunitosi a Bolzano, controlla l’efficienza e la qualità dell’esecuzione degli interventi del Fondo Sociale Europeo nella Provincia, valutando periodicamente i progressi compiuti nel raggiungimento degli obiettivi del Programma operativo. Il Comitato di sorveglianza è presieduto da Luis Durnwalder ed è composto dai rappresentanti della Commissione europea, del Ministero del Lavoro, del Ministero dell’Economia, del Dipartimento per la Funzione Pubblica e del Dipartimento per le Pari Opportunità. Ne fanno parte anche gli assessori provinciali Luisa Gnecchi e Otto Saurer, la Direttrice del Servizio FSE Barbara Repetto Visentini, i rappresentanti delle parti economiche e sociali della provincia.
Il Servizio FSE della Provincia ha predisposto il Rapporto annuale d’esecuzione delle attività nel 2004, esaminato e approvato dal Comitato di sorveglianza e quindi trasmesso alla Commissione europea a Bruxelles.

Il Rapporto annuale 2004 mette in evidenzia anche i risultati della valutazione ex-post dei corsi di formazione rivolti a persone in cerca di occupazione. I risultati in termini di soddisfazione espressi dai corsisti, tramite un’indagine telefonica nel periodo 2000-2004, sono molto positivi e si attestano attorno allo 0,80 su una scala in cui 1 rappresenta la piena soddisfazione. I risultati in termini occupazionali degli interventi formativi evidenziano la buona riuscita dei corsi di formazione al lavoro promossi dal FSE: il 70% degli intervistati, a un anno dal termine del corso, risultano occupati. Ulteriore dato positivo quello relativo alla coerenza professionale dell’occupazione rispetto ai contenuti dell’attività formativa e alla qualifica fornita dal corso, con una percentuale di quasi il 60%.
La responsabile Barbara Repetto sottolinea come il fatto che entro un anno quest’altissima percentuale dei partecipanti ai corsi FSE si sia inserita nel mondo del lavoro in modo permanente, rappresenti un dato estremamente positivo per il FSE e coerente con le raccomandazioni dell’Unione europea.

Per la prima volta il Servizio FSE ha intrapreso un’indagine di valutazione ex post relativa ai corsi di formazione per occupati e occupate. L’indagine telefonica ha preso in esame il gradimento e l’evoluzione della condizione lavorativa. I risultati sono stati confortanti dato che la maggior parte degli intervistati, soprattutto lavoratori e lavoratrici dipendenti, mantiene la propria condizione anzi, il loro numero aumenta (da 65,1% a 66,9% dopo un anno dalla fine del corso) con una diminuzione di coloro che si dichiarano collaboratori o consulenti.

In relazione al futuro dei fondi strutturali nel periodo 2007-2013 con le implicazioni delle nuove priorità comunitarie, l’Autorità di gestione del Servizio FSE ha illustrato al Comitato di sorveglianza l’inizio dei lavori tecnici di studio delle problematiche relative al futuro dei fondi. Essendo già state pubblicate nel mese di luglio 2004 le proposte della Commissione europea sulla politica di coesione e quindi dei nuovi obiettivi, sono già partite le analisi dei documenti.

pf


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