Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Seduta della Giunta provinciale - Lunedì 20 giugno 2005

Di seguito alcune delle principali decisioni assunte dalla Giunta provinciale nella seduta odierna (20 giugno) e illustrate dal presidente Luis Durnwalder nella successiva conferenza stampa.

Cooperazione allo sviluppo

La Giunta provinciale ha deliberato di sostenere finanziariamente (con 1,2 milioni €) 55 progetti di cooperazione allo sviluppo avviati dalle associazioni. Complessivamente ogni anno, come ha ricordato il presidente Durnwalder, la Provincia destina circa 2 milioni € per la cooperazione internazionale allo sviluppo nei Paesi del cosiddetto Terzo mondo e per il sostegno dell'attività delle organizzazioni che lavorano nel settore.  La Giunta ha deciso inoltre di concentrare gli aiuti futuri prevalentemente sull'Africa, "nel continente in cui si trovano - ha spiegato Durnwalder - 18 dei 25 Paesi più poveri del mondo." Dei 55 progetti finanziati oggi, di carattere sociale, sanitario, scolastico, lavorativo, 22 vengono promossi in Africa per complessivi 557mila €. L'impegno principale - ma ovviamente non esclusivo - della Provincia si rivolgerà anche a Indonesia, Bhutan e Tibet.

Due impugnazioni alla Consulta

Due decisioni del Governo verranno impugnate davanti alla Corte costituzionale dalla Provincia, che ravvisa un conflitto di attribuzioni. Si tratta nel primo caso delle verifiche del fenomeno dele liste di attesa nel settore della sanità. Il Ministero della Salute ha infatti eseguito nelle singole Aziende sanitarie i controlli per verificare l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza, in particolare in relazione al fenomeno delle liste di attesa (tempi e numero di utenti). La Provincia ravvisa in tale atto un un conflitto di attribuzione in quanto ritiene tale ambito di sua competenza mentre esclude qualsiasi potere di verifica, ispettivo o di controllo, da parte dello Stato.  I controlli effettuati, peraltro, hanno attestato, come spiega il presidente Durnwalder, "che in Alto Adige i livelli fissati per le liste di attesa non solo vengono rispettati, ma i tempi restano ben al di sotto della soglia massima prevista a livello nazionale."
La seconda impugnazione riguarda la procedura di approvazione di una modifica dello statuto della Fondazione Cassa di risparmio. Tale variazione è stata comunicata per la necessaria approvazione sia alla Giunta provinciale che al Ministero delle Finanze, il quale ha approvato la modifica e ne ha dato comunicazione alla Fondazione, "malgrado questo caso non rientri nelle competenze del Ministero bensì della Provincia", precisa Durnwalder. Per evitare un precedente, la Giunta ha deciso di presentare ricorso alla Consulta.  
 
Casa del bambino anche a Laives

La Giunta ha deliberato anche in merito alle strutture denominate "Casa del bambino" da avviare nelle zone produttive per l'assistenza dei bimbi da 0 a 3 anni. È stato deciso di realizzare la "Casa del bambino" anche a Laives. Rinnovata per un altro anno anche la gestione della Casa del bambino già attivata in zona industriale a Bressanone. Il sistema di finanziamento di queste microstrutture per l'infanzia prevede che le spese siano distribuite (un terzo ciascuno) tra Provincia, le aziende che vogliono offrire questa possibilità ai propri dipendenti e lo stesso utente. 

Finanziamento a 23 Comuni

Circa 2,9 milioni € sono stati assegnati dalla Giunta a 23 Comuni altoatesini nel quadro della legge provinciale 27 che promuove l'esecuzione di opere pubbliche degli enti locali ritenute necessarie e urgenti. L'importo maggiore spetta a Valdaora (500mila € per l'acquisto del municipio) e a Merano (250mila €) per poter realizzare un centro di degenza a Villa Imperial.

Assegnazioni ai piccoli Comuni

I 22 più piccoli Comuni dell'Alto Adige - quelli sotto i 1.200 abitanti - potranno contare su mezzi finanziari aggiuntivi per complessivi 2 milioni €: la Giunta provinciale ha infatti deliberato le assegnazioni dal fondo perequativo che per legge soccorre le piccole municipalità che non riuscirebbero altrimenti a portare avanti il proprio programma finanziario sulla base di quota pro capite e investimenti. Il contributo maggiore spetta a Ponte Gardena (199mila €), seguita da Proves (183mila €), Caines (173mila €), mentre la somma più bassa va a Rifiano (4600 €).

Circonvallazione nord-ovest di Merano

La Giunta ha deciso l'inserimento definitivo della circonvallazione nord-ovest di Merano, con collegamento della val Passiria alla superstrada MeBo, nei piani urbanistici comunali di Lagundo, Merano e Tirolo. L'opera è comprensiva del tunnel di Monte Benedetto ed è stata definita "una scelta preceduta da polemiche ma indispensabile per tutti coloro che vanno e vengono dalla val Passiria e che devono attraversare la città", come ha spiegato il presidente Durnwalder aggiungendo che la Giunta la ritiene la soluzione migliore anche nell'interesse dell'ambiente e della tutela della popolazione di Merano. Sono previste anche l'uscita in prossimità della stazione ferroviaria (con la costruzione di un parcheggio) e la realizzazione di un garage sotterraneo in zona Monte Benedetto, finanziato dai privati. L'entrata per la MeBo, inoltre, sarà spostata il più possibile verso il limite del territorio comunale di Merano.

Smpre relativamente al Puc di Merano, la Giunta ha approvato in via definitiva il piano di attuazione per la zona di insediamenti produttivi di interesse provinciale "Sandhof" a Sinigo. "Ci siamo attenuti in toto al parere della Commissione urbanistica provinciale - ha detto Durnwalder - che prevede tra l'altro un'altezza massima edificabile di 15 metri anzichè i 24 in origine."

Ciclabili e piano delle aree di sosta 

La Giunta provinciale ha approvato il piano delle aree di sosta, o piazzole di servizio, dela futura rete ciclabile sovracomunale. Sonop previste quattro categorie di aree di sosta, ha spiegato Durnwalder. La prima è la più semplice piazzola di sosta, con tavoli, panchine e tabelle informative, gestita dall'autorità forestale e che non necessita di inserimento nel Puc. La seconda tipologia è data dalla piazzola come punto di ristoro, dotata di acqua corrente, copertura e servizi igienici, uno spazio giochi e un chiosco nel quale i contadini - proprietari del terreno - possono offrire i loro prodotti. "Il chiosco non può superare i 20 metri quadrati", ha specificato il presidente Durnwalder. Il terzo tipo di area di sosta lungo le ciclabili è data dalla stazione per bici, che rispetto al punto di risporo presenta anche una trattoria-ristorante (su una superficie massima di 120 metri quadrati) e un punto vendita di materiale per la bicicletta e altri articoli utili al ciclista di passaggio. Infine il quarto modello di area di servizio è la speciale struttura che consente anche il pernottamento. "Si tratta di strutture in gran parte già esistenti - ha detto Durnwalder - come a Fortezza, Rablà o Sinigo e vanno ora inserite nella rete dele piste ciclabili."

Un'altra delibera assunta oggi dalla Giunta a favore degli amanti della bicicletta riguarda l'allestimento e l'utlizzo di due vagoni per il trasporto di biciclette sui treni circolanti in val Pusteria. "Un'offerta in più che si affianca al sistema noleggio bibiclette già attivato tra San Candido e Brunico", ha affermato Durnwalder.
 
 
Dolomiti nel patrimonio Unesco: integrata la richiesta

La Giunta ha deciso di integrare la proposta di inserimento delle Dolomiti nella Lista del patrimonio mondiale dell'Unesco, già deliberata nel gennaio scorso, con tre nuove aree: quelle del Latemar, del Catinaccio e del cosiddetto "Geoparc Bletterbach", il canyon del Rio delle foglie nel comune di Aldino, per l'elevato valore paesaggistico e geologico dell'area rappresentativa dell'evoluzione geologica delle Dolomiti. Le esatte perimetrazioni verranno definite in accordo con i Comuni territorialmente competenti. Durnwalder confida che la richiesta di integrazione, come la complessiva candidatura delle Dolomiti presentata assieme a Trento e Belluno, possa essere accolta. 

Fondo sociale europeo: 204 milioni €

Sono stati 204 i milioni € assegnati da Bruxelles alla Provincia di Bolzano attraverso il Fondo sociale europeo nel periodo di programma 2000-2006. Facendo il punto della situazione, la Giunta ha constatato che al 13 giugno scorso 193,4 milioni € erano già stati impegnati e ulteriori 13,8 milioni € sono stati destinati oggi dall'Esecutivo, soprattutto in progetti riguardanti formazione e educazione, qualificazione professionale. "Grazie all'ottimo lavoro delle sedi provinciali competenti siamo riusciti a centrare gli obiettivi e pertanto ad ottenere altri 12 milioni € rispetto a quelli assegnati in origine all'Alto Adige, dopo che altre Regioni italiane non erano riuscite ad investire i rispettivi fondi come da programma."   
 
 

pf


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