News 2015
Acque sotterranee pulite in Alto Adige
La qualità delle acque sotterranee altoatesine è costantemente monitorata. Lo comunica l’Ufficio Tutela acque.
La qualità delle acque sotterranee nella Provincia di Bolzano viene controllata tramite una rete di monitoraggio della falda formata attualmente da 48 stazioni di campionamento, delle quali 40 presso pozzi e 8 presso sorgenti di elevata portata. Il monitoraggio, in atto già dal 1994, è ora regolato dal Decreto legislativo 152/99, che prevede due campionamenti annuali e l’analisi di tre gruppi di parametri: parametri di base (come temperatura, pH, durezza totale, nitrati, ferro ecc.), inquinanti organici (come idrocarburi policiclici aromatici, composti organoalogenati, antiparassitari, IPA, ecc.) e inorganici (come gli elementi alluminio, piombo, arsenico, rame, zinco ecc.).
“In particolare”, spiega il direttore dell’Ufficio Tutela acque Ernesto Scarperi, “devono essere monitorate le acque sotterranee dei principali fondovalle, vista la maggiore presenza di insediamenti abitativi, zone produttive e attività agricole intensive”. Dalle analisi chimico fisiche risulta che la maggior parte delle acque sotterranee nella Provincia di Bolzano è di ottima qualità, e rientra nei limiti previsti dalla normativa vigente.
Le analisi delle acque sotterranee di Bolzano e dintorni hanno evidenziato una qualità chimica molto buona. In altri pozzi si possono trovare metalli quali ferro e manganese, contenuti nelle rocce del bacino imbrifero e degli acquiferi, da considerarsi quindi di origine geogenica e non dovuti alla contaminazione umana.
Lo stato delle acque sotterranee di fondovalle è definito, oltre che dal loro stato chimico, anche dal loro stato quantitativo. Un corpo idrico sotterraneo è infatti in condizioni di equilibrio quando le alterazioni del livello della falda acquifera sono sostenibili nel lungo periodo. A tale scopo, l’Ufficio Idrografico ha misurato nel tempo il livello di falda in vari punti: i livelli di falda registrati nel tempo nei pozzi di Bolzano non presentano un’evoluzione negativa negli anni, anche se evidenziano notevoli oscillazioni stagionali dovute all’andamento climatico. Si può notare come nell’anno 2003, particolarmente secco, si sia registrato un abbassamento (notevole) del livello di falda.
Gli esiti relativi all’ultima campagna di controllo (2005) sono disponibili presso l’Ufficio Tutela Acque.
MC