Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Bilancio positivo del progetto “Alba” per la lotta allo sfruttamento della prostituzione

Si è tenuto nei giorni scorsi un incontro di Coordinamento operativo del progetto “Alba”, che si occupa della lotta alla sfruttamento della prostituzione dal punto di vista sociale, per tracciare un primo bilancio dell’attività dopo circa un anno e mezzo di lavoro. Il progetto, operativo del settembre 2003, è curato e coordinato dall’Ufficio provinciale famiglia, donna e gioventù, e si avvale per la parte operativa della collaborazione di alcuni enti del privato sociale come “Volontarius”, “La Strada/der Weg”, Consorzio delle cooperative sociali Sozialcoop, e l’Azienda Servizi Sociali di Bolzano. La rete di supporto all’intero progetto vede inoltre la presenza delle Forze dell’Ordine, della Magistratura, e di altri enti pubblici e del privato sociale.

Il primo bilancio di attività del progetto “Alba” è stato definito nel corso del recente incontro di Coordinamento (che si tiene ogni due mesi circa), senz’altro positivo anche per il fatto che si tratta dell’unica iniziativa di questo tipo a livello nazionale che offre una gamma pressoché completa di sostegni alle donne che intendono uscire dal giro dello sfruttamento della prostituzione.

Il progetto si articola in tre macrofasi: il primo contatto, anche attraverso il lavoro dell’Unità di strada, l’Accoglienza di emergenza e con progetto e l’inserimento lavorativo; ognuna delle macrofasi si articola poi in una serie di interventi specifici. “Alba” si rivolge alle donne straniere, talvolta rapite nei loro Paesi d’origine, spesso attirate in Italia con l’inganno, rese schiave da organizzazioni criminali e costrette a prostituirsi. Il fenomeno si è manifestato in tutta la sua portata alcuni anni fa, quando coinvolgeva soprattutto donne nigeriane.

In seguito la tratta ha coinvolto numerose donne dei Paesi dell’Est Europa e progressivamente ha perso le sue connotazioni di prostituzione lungo le strade e i marciapiedi per trasferirsi in locali, night e case private. Il progetto “Alba” si propone di offrire a queste donne un percorso per uscire dal racket della prostituzione e inserirsi in un contesto socio-lavorativo nel rispetto della legalità e della dignità della persona. Dopo un primo contatto ed una valutazione sulle reali intenzioni della donna vengono attivate una serie di misure di accoglienza e di interventi educativi, formativi e di sostegno.

Essenziale in un primissimo momento è la sistemazione della donna in un luogo protetto con un sostegno ed un accompagnamento educativo intensivo e molto forte. In seguito ad un periodo durante il quale la donna ha il tempo e il modo di riflettere sulla sua situazione, di prendere nuovamente possesso della propria vita, di pensare ad un futuro possibile, inizia il programma di assistenza e di integrazione sociale con l’elaborazione di un progetto individualizzato che ha come obiettivo ultimo il raggiungimento della piena autonomia della donna, sia dal punto di vista sociale che lavorativo, che abitativo.

Tutto ciò è possibile naturalmente solo dopo un percorso lungo, non privo di difficoltà, e con l’impegno della donna ad un vero e proprio cambiamento della propria vita che passa anche attraverso una specifica formazione professionale. Dal settembre 2003 al 31 marzo 2005 l’Unità di strada creata per attuare il progetto “Alba” ha incontrato, a Bolzano, 133 donne coinvolte nel giro della prostituzione.

In media nel corso di ciascuna delle due uscite settimanali gli operatori hanno incontrato una quindicina di donne. Sinora 3 donne hanno concluso il progetto ed hanno quindi trovato un loro alloggio e lavorano. Cinque donne stanno attualmente seguendo il progetto nelle sue varie fasi ed una donna è stata inviata fuori provincia per ragioni di sicurezza. Per quanto riguarda l’aspetto lavorativo, 3 donne hanno attualmente un contratto di lavoro, 2 sono in fase di stage di osservazione e 2 si trovano in fase di valutazione e stanno quindi sviluppando il bilancio di competenze. In considerazione dei risultati ottenuti dal progetto, che dovrebbe concludersi a fine maggio, si è deciso di proseguire l’esperienza con “Alba 2” per ampliare ulteriormente la gamma del servizio e consolidare quanto sinora realizzato.

Il progetto partecipa al Tavolo di coordinamento del Triveneto sugli interventi a contrasto dello sfruttamento della prostituzione (Numero Verde nazionale 800290290) ed ha attivo un numero di riferimento locale: 3351438704.

FG


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