News 2015
Delegazione di Georgia e Abkhazia incontra Durnwalder: risolvere i conflitti sull'esempio dell'Alto Adige
Dialogo e disponibilità al compromesso, ricerca del consenso tra maggioranza e minoranza senza dover spostare i confini: così il presidente della Provincia Luis Durnwalder ha sintetizzato il percorso che ha portato alla pacificazione tra i gruppi in Alto Adige nell'incontro di oggi (martedì 12) a Bolzano con la delegazione congiunta di Georgia e Abkhazia, due entità nazionali sorte a seguito della dissoluzione dell'ex Unione Sovietica. Agli ospiti caucasici, giunti a Bolzano per studiare il modello autonomistico dell’Alto Adige come esempio per risolvere i conflitti interni, Durnwalder ha illustrato la storia e l’evoluzione dell’autonomia dinamica e le misure di promozione e tutela dei gruppi linguistici.
Nell’incontro a Palazzo Widmann è stato spiegato che Georgia e Abkhazia stanno attraversando problemi politico-economici analoghi a quelli che l’Alto Adige, il governo italiano e quello austriaco dovettero affrontare alla fine della Seconda guerra mondiale riguardo ai confini nazionali e alla convivenza, nella stessa area, di popolazioni che rivendicano la propria indipendenza. L'Abkhazia, lembo nord-occidentale della Georgia, chiede una ampia autonomia e dopo anni di conflitti ora in Georgia si lavora con gli auspici dell'Onu per trovare una soluzione politica della questione, che sta ovviamente frenando anche lo sviluppo economico e politico del Paese; in tal senso l’Alto Adige viene considerato un esempio, come aveva già sottolineato il presidente georgiano Saakashvili nella sua recente visita a Bolzano.Durnwalder ne ha discusso con la delegazione composta dal ministro di Stato per la risoluzione dei conflitti della Georgia Georgui Khaindrava, con il dirigente Irakli Alasania, dal ministro degli Esteri della Repubblica dell'Abkhazia Sergey Shamba, con il deputato Beslan Bubta, e da due alti rappresentanti dell'Onu, l'ambasciatrice Heidi Tagliavini, capo della delegazione speciale per la Georgia del Segretariato generale delle Nazioni Unite, e il Consigliere politico della missione delle Nazioni Unite nella capitale Tbilisi, Atanas Baltov.
Il Presidente della Provincia ha ripercorso la storia dell'autonomia altoatesina, "che ha contribuito a pacificare i tre gruppi linguistici e a farli crescere mantenendo la rispettiva identità. I problemi ovviamente ci sono, come in tutte le società, ma non sono insuperabili", ha sottolineato Durnwalder. Alla delegazione ha illustrato le competenze, l'azione politica e gli alti standard europei raggiunti dalla Provincia di Bolzano e ha ricordato che "l'Alto Adige è un modello di soluzione dei conflitti, anche se non il modello in assoluto: con il dialogo e la consapevolezza di dover cercare dei compromessi si riesce a trovare una via di convivenza senza spostare i confini e senza che nessuna delle parti rinunci a qualcosa di sostanziale." Durante la permanenza in Alto Adige e gli incontri con il mondo economico e accademico, la delegazione congiunta avrà modo di osservare da vicino i vantaggi dell’autonomia attraverso il funzionamento di strutture e istituzioni.
pf