Ricevimento per il commissario Barrot alla Laimburg
L'arrivo in Alto Adige delle delegazioni da Bruxelles, Roma, Vienna, Innsbruck, Trento e Verona per il vertice sul traffico di transito lungo il Brennero è stato festeggiato ieri sera (giovedì 31) con il ricevimento offerto dal presidente Durnwalder alla "Felsenkeller" del Centro Laimburg, dove è stato dato il benvenuto ufficiale al commissario UE Barrot.
Il presidente Durnwalder porge il benvenuto alle delegazioni (Foto USP/Pertl)Ieri sera (giovedì 31) il trasferimento in auto da Innsbruck alla Bassa Atesina è servito a politici e tecnici europei per avere un quadro più completo della situazione traffico lungo l'asse del Brennero. Al benvenuto ufficiale del presidente Durnwalder nella "cantina nella roccia" hanno fatto seguito le parole del commissario UE ai trasporti Jacques Barrot, che ha definito un'ottima idea quella di invitare un francese in una cantina simile, e del ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Pietro Lunardi, che ha definito la struttura unica al mondo. Il vicecancelliere austriaco Hubert Gorbach nel suo intervento ha ribadito che la soluzione dei problemi di transito sono un affare europeo e nel corso della serata Barrot ha avuto modo di riconfermare che il progettato tunnel di base del Brennero "è una priorità nelle nuove infrastrutture prioritarie", dicendosi fiducioso di giungere a buoni risultati con la collaborazione dei ministri Lunardi e Gorbach e del presidente della Commissione Traffico del Parlamento europeo, Paolo Costa, pure presente al ricevimento alla Laimburg.
Alla serata hanno partecipato tra gli altri i presidenti di Trentino e Tirolo Lorenzo Dellai e Herwig van Staa, il presidente della Provincia di Verona Elio Mosele, gli assessori provinciali Michl Laimer e Thomas Widmann, l'ambasciatore austriaco in Italia Alfons Kloss, il presidente della Camera di commercio Benedikt Gramm, il presidente di Autobrennero Spa Ferdinand Willeit. La piacevolissima serata è stata animata dai musicisti del "Grieser Bläsergruppe", dal coro delle contadine di Rencio-Dodiciville e dai virtuosi Karl Hans-Peter (tromba) e Heinrich Steinegger (corno).
