News 2015
L'assessore Berger al vertice di Landshut: un impulso per lo sviluppo dell'agricoltura
Procedono a pieno regime i lavori per la realizzazione di un piano di sviluppo agricolo per la Provincia Autonoma di Bolzano. Per trovare ulteriori impulsi, l'assessore proinciale Hans Berger ha partecipato a Landshut al secondo convegno austro-bavarese sui futuri sviluppi della politica agricola dell'Unione Europea. Nell'occasione Berger ha anche incontrato i Ministri dell'Agricoltura della Baviera, Josef Miller, e dell'Austria, Josef Pröll.
"Nel corso del convegno - spiega l'assessore provinciale all'Agricoltura - ho avuto la conferma che anche i partner austriaci e bavaresi stanno perseguendo gli obiettivi che ci siamo posti per il nostro piano di sviluppo, ovvero quelli di rafforzare gli investimenti strutturali, anzichè privilegiare forme di contribuzione diretta". L'assessore Berger intende mantenere questo orientamento di base anche per la pianificazione del periodo 2007-2013. Il programma relativo a questo lasso di tempo è in corso di elaborazione da parte della Ripartizione provinciale Agricoltura. Il prossimo anno è prevista la valutazione da parte delle istituzioni nazionali ed europee, a Roma e Bruxelles, passaggio fondamentale per l'entrata in vigore del nuovo piano, prevista per l'inizio del 2007.Le difficoltà, comunque, non mancano, soprattutto per quanto riguarda il sostegno finanziario da parte dell'Unione Europea alle politiche di sviluppo agricolo: "L'opinione generale - sottolinea Berger - è che le condizioni attualmente previste, che parlano di prestiti per un totale di circa l'uno per cento del Prodotto Interno Lordo, non siano sufficienti a finanziare i programmi". Dal punto di vista più strettamente concettuale, il nuovo piano per lo sviluppo dell'agricoltura altoatesina punterà su una più spiccata interdipendenza degli obiettivi. Dal convegno di Landshut l'assessore Berger ha trovato un'altra conferma alle sue tesi: l'agricoltura deve sì tenere in grande considerazione la tutela dell'ambiente nella fase di produzione, ma i due settori devono seguire percorsi diversi dal punto di vista finanziario. "Non dovrà più ripetersi ciò che accade oggi - conclude Berger - con programmi molto limitativi per l'attività agricola, come ad esempio Natura 2000, sostenuti finanziariamente con i fondi destinati all'agricoltura. In futuro ci sarà una chiara e netta separazione".
mb