Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Theiner nel Vorarlberg per un progetto di integrazione lavorativa di disabili

L’Assessore Theiner ha compiuto nei giorni scorsi un sopralluogo ad Altach, nel Vorarlberg austriaco, per visitare un progetto per l’integrazione lavorativa delle persone con handicap psichico (modello “Spagat”).

L’Assessore alla sanità ed alle politiche sociali, Richard Theiner, assieme al direttore della Ripartizione politiche sociali della provincia, dott. Karl Tragust, alla direttrice del competente Ufficio invalidi civili e persone portatrici di handicap, dott.ssa Luciana Fiocca ed a rappresentanti delle associazioni (AEB e Grain) si è recato a Altach, nel Vorarlberg, per una verifica del modello di integrazione lavorativa.

Il progetto prevede che il lavoratore riceva l’intero importo dello stipendio, oltre ad un’assistenza esterna tramite un cosiddetto assistente integrativo ed un’assistenza interna (un collega cosiddetto mentore) sul posto di lavoro. Sono previsti anche dei benefici economici per il datore di lavoro, al quale l’ente pubblico rimborsa, oltre ai costi dovuti alla minore capacità lavorativa della persona integrata nel posto di lavoro, anche i costi derivati dalla minore prestazione lavorativa della persona che segue il disabile in azienda.

Scopo principale della visita della delegazione altoatesina è stato quello di verificare se, dal modello del Vorarlberg, sia possibile trarre impulsi per migliorare l’attività dei servizi per l’integrazione lavorativa e sociale delle persone con diversa abilità in provincia di Bolzano, specie per quello che riguarda l’attivazione ed i compiti della rete di supporto. Il progetto pilota austriaco (chiamato “Spagat”), si è sviluppato partendo dall’idea dell’inclusione sociale e delle pari opportunità per le persone con diversa abilità, tramite un’apposita offerta dei servizi assistenziali nel Vorarlberg.

Intorno alla persona che presenta problemi anche gravi di tipo psichico, si attiva un gruppo di persone (familiari, amici, volontari, professionisti) che concordano insieme il tipo di intervento e di aiuto che ognuno è in grado e disposto ad offrire. Lo scopo di questo intervento è un accompagnamento della persona stessa sia in ambito lavorativo, che sociale, che familiare, in modo da offrire un sostegno completo, basandosi anche sulle risorse proprie del giovane da assistere, per arrivare alla massima responsabilizzazione ed autonomia possibile della persona assistita.

È inoltre la persona stessa che decide chi fa parte della rete di sostegno che lo aiuterà a realizzare le sue aspettative ed i suoi progetti di vita.

FG


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