Giornata dell’Autonomia 2014

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Servizio civile: all’opera la prima volontaria meranese

I volontari del Servizio civile sono, attualmente, una decina in Alto Adige. Da poco ha preso servizio presso l’Unione italiana ciechi di Bolzano la prima volontaria meranese. Ecco l’esperienza di Laura.

Il volantino che pubblicizza il Servizio civile volontario
 

Si chiama Laura, ha 22 anni ed è diplomata. È la prima meranese ad aderire al Servizio civile volontario, disciplinato dalla L. 64/2001. Avendo fatto questa scelta per una volontà di crescita personale, e considerandola un fatto privato, Laura non vuole dire di più su di sé  né rilasciare interviste ai media. È tuttavia disponibile a raccontare la sua esperienza di volontaria, allo scopo di invitare i giovani suoi concittadini, e non solo, a aderire al Servizio civile.

Quando ho visto la pubblicità del Servizio civile volontario”, ci spiega, “mi sono incuriosita. Visitando il sito web, sono rimasta affascinata dalle testimonianze dei ragazzi che avevano fatto questa esperienza, e così ho voluto provare anch’io”. La giovane volontaria ha quindi scelto, fra le possibilità offerte dai bandi, il servizio presso l’Unione italiana Ciechi di Bolzano, dove opera dal 15 dicembre scorso.

Il progetto”, racconta Laura, che ha alle spalle alcune esperienze di volontariato, “si chiama “I tuoi occhi per aiutare”. Il mio compito consiste in pratica nell’assistere una persona non vedente accompagnandola nello svolgimento delle sue commissioni quotidiane. Inoltre sono disponibile nella sede bolzanina dell’Unione italiana Ciechi per supportare la segreteria, oppure come accompagnatrice quando vengono organizzati gite, ritrovi o eventi sportivi”. La giovane meranese, che in passato ha lavorato con contratti a termine e part-time, è impegnata per 26 ore settimanali, “il che mi lascia anche il tempo per dedicarmi ad altre attività e studiare”.

Come gli altri volontari, attualmente una decina in Alto Adige, Laura riceve un compenso mensile di 433,80 euro, versato dall’Ufficio nazionale per il Servizio civile. Il periodo di attività è riconosciuto per il calcolo dei contributi pensionistici, e può valere anche come credito formativo nell’ambito dell’istruzione o della formazione professionale, ai fini del compimento di periodi obbligatori di pratica professionale o di specializzazione.

In Alto Adige”, spiega Marcella Pacher, coordinatrice del Servizio civile presso l’Ufficio Affari di Gabinetto della Ripartizione Presidenza, “stiamo registrando un aumento dell’interesse dei giovani nei confronti di questa opportunità. Sono sempre di più coloro che ci telefonano per informarsi in merito, e dopo un primo periodo in cui hanno scelto il Servizio volontario solo le ragazze, ora anche i colleghi maschi ci chiedono informazioni. In passato questa opportunità era riservata solo ai giovani riformati, mentre ora, con l’abolizione della leva obbligatoria, tutti possono accedervi”.

Il Servizio civile volontario è innanzitutto un’esperienza di crescita personale, ma dà anche la possibilità di acquisire conoscenze professionali in vista di un impiego futuro. Può essere prestato nel campo delle politiche giovanili, assistenziale, culturale, ambientale, artistico, ecologico, di reinserimento sociale ed in molti altri settori.

Per tutte le informazioni in merito ci si può rivolgere al Servizio civile della Provincia autonoma di Bolzano, in via Crispi 3 nel capoluogo, tel. 0471.412036, e-mail mpacher@serviziocivile.it, website www.provincia.bz.it/serviziocivile.

 

MC


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