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Immigrazione e discriminazioni: nuova legge e da gennaio un numero verde

Da gennaio un numero verde per segnalare discriminazioni per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi, presto anche una legge provinciale in materia di immigrazione: sono due dei dati emersi dal convegno svoltosi nel fine settimana a Bolzano a cura della Formazione professionale provinciale italiana.

Un momento del convegno con i relatori
È positivo il bilancio del convegno sulle politiche locali sulle immigrazioni svoltosi a Bolzano all’Autitorium "Lucio Battisti" su iniziativa della Formazione professionale italiana. Oltre a un’alta affluenza di partecipazione da parte di funzionari, operatori, insegnanti ed interessati, è stato centrato l’obiettivo di raccogliere e mettere a confronto le diverse esperienze dei centri di tutela contro le discriminazioni e degli Osservatori nazionali e locali sulle immigrazioni. Nel suo intervento introduttivo Barbara Repetto Visentini, Direttrice della Formazione professionale italiana, ha preannunciato un progetto di legge provinciale in materia di immigrazione.
Udo Enwereuzor, coordinatore del Centro di tutela contro le discriminazioni razziali della Provincia di Bolzano, ha informato che a partire da gennaio 2005 sarà attivato un numero verde per le segnalazioni di discriminazioni per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi.
È emersa anche l’esigenza di un coordinamento forte in Alto Adige per un tema, l'immigrazione, trasversale ai diversi settori del sociale, del lavoro, della scuola, della sanità, dell’educazione permanente e della cultura. Il noto giornalista del "Corriere della Sera" Gianantonio Stella ha presentato - assieme alla Compagnia delle acque - il suggestivo e toccante spettacolo “Odissee, storie di canti e di migranti”, che ha fatto riflettere il numeroso pubblico sulle origini ataviche della paura di restare senza radici.

Nel corso del convegno il segretario nazionale dei DS Andrea Ranieri , responsabile del Dipartimento Sapere e Formazione, ha affrontato il tema dell’integrazione dei giovani immigrati nei sistemi scolastici e formativi puntando in particolare sulla necessità di sensibilizzare le organizzazioni formative sulla cultura dell’accoglienza e dell’accettazione dei nuovi cittadini stranieri.
Giorgio Alessandrini, Presidente Vicario dell’Organismo nazionale di coordinamento delle politiche locali di integrazione sociale, ha a sua volta affrontato l’importanza di creare fra gli Osservatori una rete nazionale, di cui il CNEL dovrebbe costituire l’organismo di coordinamento. Per Franco Pittau, coordinatore del Comitato scientifico del Dossier Statistico sulle Immigrazioni della Caritas/Migrantes, in questa nuova fase di costruzione della strategia di integrazione è fuori posto pensare che un singolo Paese abbia una definizione e una realizzazione compiuta: basti pensare quali cambiamenti di mentalità comporterà la probabile adesione della Turchia all’Unione Europea.

pf


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