Giornata dell’Autonomia 2014

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Widmann: "Dal tunnel del Gottardo indicazioni preziose per il progetto del Brennero"

"Abbiamo colto gli aspetti più positivi per adottarli anche nel progetto del tunnel del Brennero: dalle misure più adeguate per limitare al massimo l’impatto ambientale, alla creazione di valore aggiunto in loco con il coinvolgimento delle aziende locali e la creazione di un “Infocenter” analogo a quello di Bodio, dove annualmente si registrano oltre 55.000 visitatori": così l'assessore provinciale ai Trasporti Thomas Widmann al termine della visita della delegazione altoatesina al cantiere di Bodio nel Canton Ticino, dove è in fase di scavo il tunnel del S. Gottardo, 57 km in galleria, opera completata nell'arco di 20 anni.

I lavori nel tunnel del San Gottardo
Il viaggio organizzato dall’assessore provinciale Thomas Widmann ha avuto lo scopo primario di informare sull’andamento di un progetto che ha strette analogie con il futuro tunnel di base del Brennero e di coglierne gli aspetti più positivi per adottarli anche nella concreta realtà altoatesina. Oltre alla lunghezza del tunnel, attualmente il più lungo del mondo in fase di costruzione, sono anche altre le analogie. In primo luogo la localizzazione in una vallata alpina, stretta, già attraversata da un’autostrada, una linea ferroviaria ed una strada cantonale a pochi chilometri da zone turistiche molto frequentate come Bellinzona, Locarno e Sedrun, che temevano ripercussioni sulla loro immagine dalla presenza dei cantieri della nuova linea del S. Gottardo. Inizialmente il progetto si è scontrato con notevoli resistenze da parte della popolazione, timorosa dell’impatto ambientale di un’opera di queste dimensioni sugli equilibri ambientali in una zona già segnata dal traffico di transito ed in secondo luogo vi erano forti paure legate alla presenza di numerosi lavoratori stranieri in zona.

La situazione che la delegazione altoatesina ha potuto fotografare nei due giorni di visita è quella di una vallata nella quale la presenza dei cantieri ed il loro impatto ambientale sono stati ridotti al minimo grazie ad un’oculata opera di coinvolgimento e di informazione della popolazione riguardo alle problematiche connesse con i lavori. Molte proposte e soluzioni sono venute proprio dalle associazioni ambientaliste coinvolte già nella fase preliminare del progetto. Per limitare i danni all’ambiente circostante il materiale estratto dai lavori di scavo viene movimentato per mezzo di nastri trasportatori che consentono di ridurre al minimo la presenza di camion e di abbattere gran parte delle polveri. I tunnel sono stati dotati di appositi filtri che trattengono il particolato e le sostanze tossiche prodotte dai lavori e dal brillamento delle mine. Parte del materiale è stato utilizzato per la creazione di alcune isole artificiali in un lago ad una decina di chilometri dal cantiere che appositamente rinverdite diventeranno vere e proprie oasi naturalistiche.

Per quanto riguarda i lavoratori va detto che nei tre cantieri della linea operano circa 1700 operai (446 a Sedrun, 600 a Bodio e 660 a Faido), per i quali sono state costruite apposite strutture presso i cantieri. Il lavoro viene svolto su tre turni, 24 ore su 24, con una cadenza di 9 giorni lavorativi seguiti da 4 di riposo. La permanenza in zona degli operai specializzati è limitata nel tempo e sinora, in base a quanto riferito dalla direzione dei lavori, non vi sono stati problemi con la popolazione locale.

Anche per quanto riguarda il cantiere del Brennero, sottolinea l'assessore Widmann, si adotteranno tutte le misure più moderne ed adeguate per limitare al massimo l’impatto ambientale e non creare problemi alla popolazione. Tra questi naturalmente filtri per bloccare le emissioni delle gallerie, nastri trasportatori, pareti antirumore. Un ruolo importante sarà inoltre svolto dalle cosiddette “misure compensative” per l’ambiente come il rinverdimento delle zone interessate dai lavori e la creazione di biotopi. Un secondo aspetto importante, secondo Widmann, sarà rappresentato "dalla creazione di valore aggiunto in loco con il coinvolgimento delle aziende locali, la creazione di un “Infocenter” analogo a quello di Bodio dove annualmente si registrano oltre 55.000 visitatori, la valorizzazione dei punti di forza locali." Ad esempio nella zona del S. Gottardo si è registrato, contrariamente alle previsioni iniziali ed alle resistenze espresse dalla popolazione, un aumento dell’afflusso turistico.

Il traffico su rotaia, è stato evidenziato dal progetto del S. Gottardo, mantiene il proprio interesse economico nei confronti del collegamento aereo per tratte sino a 450 km e crea quindi effetti sinergici tra aree economiche limitrofe e spesso complementari tra loro. Dalla realizzazione del tunnel di base del Brennero e delle relative infrastrutture si possono quindi prevedere notevoli effetti positivi su interi comparti economici che sinora sono stati limitati nel loro sviluppo.

"Non va inoltre trascurato il fatto - rileva l'assessore Widmann - che con il tunnel di base gran parte del traffico pesante, che attualmente viene effettuato su strada, dovrà passare sulla rotaia. Con una previsione di circa 400 treni al giorno lungo il tunnel di base ed una media di 40 container ciascuno, è ragionevole pensare che ogni giorno circa 8-11.000 container transiteranno su rotaia riducendo considerevolmente l’impatto del traffico veicolare di transito." Nei prossimi 15 anni è previsto un incremento del 100% del traffico su strada ed è quindi necessario, secondo il responsabile provinciale del settore, adottare misure che consentano di far fronte e di porre un freno a questa crescita esponenziale del trasporto su gomma.

FG


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