News 2015
L'assessore Theiner riguardo alla giornata internazionale contro la violenza alle donne (25 novembre)
Di seguito riportiamo il testo integrale della dichiarazione dell’assessore Theiner.
“Il 25 novembre ricorre la Giornata mondiale contro la Violenza sulle Donne, dichiarata dall’ONU, quale ricorrenza della deportazione, dello stupro e dell’uccisione nel 1960 nella Repubblica Dominicana delle sorelle Mirabal, eroine della lotta di liberazione contro la dittatura del generale Rafael Leonidas Trujillo.In Europa per le donne di età compresa tra i 16 e i 44 anni la violenza domestica è causa di morte ed invalidità in misura maggiore del cancro, degli incidenti stradali e della guerra. Almeno una donna su tre è stata picchiata, ha subito maltrattamenti, abusi sessuali, soprusi psicologici o sfruttamento. Solitamente le violenze sono compiute da un familiare o da un conoscente. Un fenomeno che riguarda tutti i Paesi, anche quelli più “civilizzati”.
A tutela delle vittime di violenza sono sorte dall’inizio degli anni ’70 le Case delle donne (la prima fu realizzata a Londra nel 1972). Il servizio opera sia come Centro di Ascolto antiviolenza che come struttura abitativa e si è sviluppato in tutta Europa arrivando ad oggi a superare i 1.000 servizi residenziali. In Italia si contano più di 100 Centri d’ascolto e 40 Centri di accoglienza.
L’Alto Adige è però l’unica realtà locale italiana che ha previsto l’istituzione ed il finanziamento del servizio Casa delle Donne, con Legge Provinciale del 1989 e con il relativo regolamento di esecuzione del 2003, dando così un importante impulso alla lotta contro la violenza.
Il servizio Casa delle Donne in provincia dispone di 4 strutture residenziali con 30 unità abitative in grado di offrire alle donne ed ai loro eventuali figli/e minorenni ospitalità temporanea, sostegno protezione e consulenza specializzata, e 5 centri d’ascolto antiviolenza per la consulenza specializzata , giuridica e psico-sociale. Nel 2003 in Provincia di Bolzano si sono rivolte ai Centri d’ascolto antiviolenza circa 600 donne e sono state accolte nelle strutture protette (Casa delle Donne e Alloggi protetti) circa 100 donne, nel 60% dei casi accompagnate da figli.
Sono dati che non possono lasciare indifferenti e che impongono all’Ente Pubblico, così come alle organizzazioni private impegnate in questo settore, di proseguire nell’azione di tutela delle donne e dei rispettivi figli vittima di violenza.
La speranza è che in futuro vi sia sempre meno bisogno di strutture protette e che l’azione culturale e di sensibilizzazione, che sempre più deve affiancare quella dell’intervento di accoglienza e protezione fisica, possa permettere a tutte le donne di vivere serenamente ed in sicurezza la propria esistenza senza dover temere di subire quella violenza che ancora oggi è presente nella nostra società”.
FG