News 2015
Le decisioni della Giunta provinciale
Tra le decisioni adottate dalla Giunta provinciale nella seduta di oggi, lunedì 25 ottobre, figurano l'approvazione della parte tecnica del Piano delle infrastrutture delle comunicazioni, del marchio comune Südtirol o Alto Adige, del regolamento sull'eliminazione e superamento delle barriere architettoniche nonchè del vincolo di tutela artistica per quattro edifici dell'ex Alumix. Inoltre, dopo un colloquio preliminare, è stato definito l'ordine del giorno per l'incontro di questo pomeriggio con la Giunta del Comune di Bolzano.
Risposta ad accuse Frattini
Il presidente della Provincia, Luis Durnwalder, a proposito delle accuse di scarso interesse ed intervento a lui rivolte dal ministro degli esteri Frattini in merito al caso del mancato rinnovo della concessione per l’A22, ribatte che la negligenza è del Governo italiano che non ha ancora adottato la necessaria deliberazione da inoltrare a Bruxelles. Inoltre, ritiene alquanto strano che il ministro, che normalmente gli rinfaccia di fare troppa politica estera che non gli spetta, intervenendo direttamente a Bruxelles, ora solleciti suoi interventi a livello europeo. Come ha evidenziato Durnwalder, negli ultimi anni le lettere di sollecito inviate al Governo sarebbero una ventina, mentre numerosi sono stati gli incontri a livello comunitario. Uno di questi, con la commissaria De Palacio ha portato all’estensione anche all’Austria della proposta altoatesina di finanziamento trasversale per la realizzazione del tunnel di base del Brennero. Ora che Bruxelles ha avviato la procedura di infrazione nei confronti dell’Italia – così Durnwalder – speriamo che Roma adotti la delibera motivata necessaria; da parte nostra siamo disposti a fornire tutto l’aiuto del caso.
Obbligo vaccinazioni: difesa dei funzionari
La Giunta provinciale ha deciso di agire penalmente e civilmente contro i promotori di una campagna antivaccinazioni che accusa oltre ai politici Luis Durnwalder, Richard Theiner, Otto Saurer, anche funzionari provinciali di azioni criminali. Come ha posto in evidenza il presidente Durnwalder, vada per i politici, che sono sempre nel mirino, ma nel caso dei funzionari che svolgono solo il loro dovere nell’applicazione della legge, è davvero grave una simile accusa diffamatoria.
Alumix
Quattro edifici compresi nella parte più significativa del complesso originario dell’ex “Industria Nazionale Alluminio” ed il cortile antistante con vasca sono stati posti sotto il vincolo di tutela di interesse culturale. Una decisione in tal senso è stata adottata dalla Giunta provinciale che ha esaminato anche la relazione per la sistemazione del Museion. Per individuare una soluzione ottimale, sia per la dislocazione che per i costi ed i tempi, la Giunta ha deciso di convocare per il 15 novembre un rappresentante di spicco dei fautori della realizzazione del museo in via Dante ed uno dei fautori della creazione di un polo museale e culturale innovativo nel ex complesso Alumix in zona Industriale a Bolzano Sud. Seguirà, quindi l’adozione della delibera definitiva da parte della Giunta.
Marchio comune
Nella seduta odierna la Giunta provinciale ha deciso in linea di massima di adottare un marchio comune per il territorio altoatesino. Le dizioni “Südtirol” e “Alto Adige” saranno registrate e tutelate singolarmente e potranno essere utilizzate a scelta in una sola lingua o in entrambe le lingue a seconda delle iniziative. Il regolamento per l’utilizzo del marchio sarà predisposto dall’assessorato provinciale competente. Secondo l'assessore Werner Frick il nuovo marchio dovrebbe contribuire a por fine al dualismo. La presentazione ufficiale del nuvo marchio ombrello dovrebbe avvenire agli inizi del mese di novembre.
Piano delle infrastrutture delle comunicazioni
È stata approvata la bozza della parte tecnica del Piano provinciale delle infrastrutture delle comunicazioni. Attualmente sul territorio altoatesino esistono 534 impianti di trasmissione; dei 268 impianti fissi esistenti in futuro verranno smantellati 89; altri 266 impianti sono provvisori e di questi ne saranno eliminati circa la metà. A questi impianti se ne aggiungeranno 24 (49 le nuove richieste di cui 24 sono state accolte e 25 respinte). I documenti approvati saranno ora inviati ai Comuni e pubblicati in Internet. Come ha voluto precisare il presidente della Provincia, Luis Durnwalder, i cittadini non devono aver alcun timore. Infatti, gli impianti sono stati sottoposti ad accurate misurazioni da cui emerge un bassissimo impatto; nessun ripetitore supera i 2 volt al metro. I valori attualmente in vigore a livello europeo sono di 41 volte al metro, in Italia di 6 volt al metro e in provincia di Bolzano di 3 volt al metro.
Barriere architettoniche
È stato approvato il regolamento relativo all’eliminazione e al superamento delle barriere architettoniche negli edifici pubblici ed aperti al pubblico. L’adozione dei nuovi criteri costruttivi è vincolante in caso di nuove costruzioni. In caso di adeguamenti a strutture esistenti, possono essere fatte delle deroghe in caso di dimostrata impossibilità tecnica e/o urbanistica (ad esempio in presenza di beni sotto tutela artistica o storica). Le deroghe potranno essere concesse dagli uffici provinciali competenti per il rilascio della concessione edilizia e/o della conformità urbanistica.
Vendita ex beni statali
Per evitare le speculazioni in caso di vendita di beni espropriati in passato dallo Stato ed ora di proprietà provinciale, la Giunta provinciale ha stabilito che gli affittuari che ne acquisiscano la proprietà siano tenuti a gestire tali beni per i cinque anni successivi all’acquisto. Pertanto i contadini che acquistano - a buon prezzo - vecchi beni demaniali, soprattutto bunker, dalla Provincia non possono rivenderli prima di 5 anni. Come noto, nel cedere i beni acquisiti dallo Stato, la Provincia aveva fissato criteri di prelazione: la prima spetta ai contadini che lavorano i terreni su cui si trovano le strutture, la seconda ai proprietari a cui erano stati espropriati. Alcuni contadini avrebbero però acquistato a buon prezzo i bunker per rivenderli poi a prezzi molto più elevati. Da qui le proteste degli espropriati e la decisione odierna della Giunta.
SA