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Seduta della Giunta provinciale - Lunedì 4 ottobre 2004
Di seguito alcune delle principali decisioni assunte dalla Giunta provinciale nella seduta odierna (4 ottobre) e illustrate dal presidente Luis Durnwalder nella successiva conferenza stampa.
Accesso all'Alpe di SiusiRaccolti i diversi pareri e i dati specifici elle categorie interessate, ascoltate oggi in seduta le posizioni del sindaco di Castelrotto, del presidente della Società funiviaria e del responsabile dei controlli al transito, la Giunta provinciale ha deciso di adottare una serie di provvedimenti unitari (validi in estate e in inverno) per regolamentare l'accesso dei mezzi all'Alpe di Siusi: la strada per l'altopiano verrà chiusa dalle 9 del mattino alle 16 (stagione invernale) e fino alle 17 (stagione estiva); degli attuali 750 posti auto in superficie ne vengono cancellati 500, sostituiti a Campaccio da un parcheggio sotteraneo da 500 posti, destinati per la metà ai turisti giornalieri che salgono all'Alpe prima delle 9 e per l'altra metà agli ospiti e al personale degli esercizi alberghieri; il cosiddetto "Kastelruth Express" (4 autobus autorizzati che ogni giorno fanno la spola da Castelrotto) resta in funzione.
"Si tratta di una misura che potrà ancora far discutere - ha puntualizzato Durnwalder - ma che è fondamentale per la tutela ambientale dell'Alpe e per favorire indirettamente l'uso della nuova cabinovia, che così potrebbe anche abbassare le tariffe." Il nuovo regolamento, inoltre, ammette l'accesso in auto a che vuole slittare nelle sere d'inverno e disciplina in modo uniforme, nel senso di un divieto generale, l'accesso dalla frazione di San Valentino, il cui territorio finora è rimasto spezzato in due dalla normativa limitatrice, nel concreto dalla sbarra di chiusura per l'Alpe. Infine anche il personale al lavoro negli hotels in quota non potrà girare in auto sull'altopiano tra le 11 e le 15, se non in casi effettivi di bisogno.
Bilancio di previsione 2005
La Giunta ha avviato la discussione sul bilancio di previsione 2005. Gli assessori hanno presentato le richieste di partenza che dovranno ora essere analizzate e giocoforza ridimensionate. "In base all'individuazione delle linee fondamentali del documento contabile - ha detto Durnwalder - verranno definiti gli stanziamenti nelle prossime settimane." Il bilancio provinciale di previsione per il 2005 prevede un aumento delle risorse di 130 milioni € rispetto a quello iniziale del 2004, attestandosi sui 4,9 miliardi €.
Vendita del maso chiuso
La Giunta ha deciso di resistere in giudizio contro il ricorso del Governo alla Corte costituzionale in merito all'articolo della Finanziaria dell'assestamento 2004 che prevede la rinuncia al diritto di prelazione della Provincia nei casi di cessione di un maso chiuso sottoposto a vincolo di tutela storico-artistica. La Provincia intende motivare la decisione di non avvalersi del diritto di prelazione sul maso chiuso - come in obbligo per ogni altro edificio posto sotto tutela - con il fatto che le compravendite avvengono all'interno delle famiglie, costituendo un patrimonio che ad esse va conservato, e con la particolare tipologia di questa struttura contadina, che oltre all'immobile in sé abbraccia anche il terreno e le proprietà annesse.
Delibere dei Comuni senza controllo provinciale
Il pronunciamento in prima istanza del Tar ha sancito, accogliendo il ricorso di un cittadino che tutte le delibere comunali vanno tuttora sottoposte al controllo della Provincia - e non solo quelle in particolari settori come urbanistica, personale, bilancio - in quanto la modifica costituzionale del 2001 non si applica automaticamente in Alto Adige senza uno specifico atto di recepimento della Provincia autonoma. La Giunta ha esaminato la situazione che secondo alcuni potrebbe mettere in discussione le delibere approvate dai Comuni nell'ultimo triennio. La Giunta è del parere che la questione verrà chiarita con l'inserimento di un passaggio nella prossima legge regionale sui Comuni che fissi la convalida degli atti comunali a partire dal 2001, sulla base del comma già presente del resto nella proposta di legge della Giunta regionale secondo cui i controlli della Provincia sulle delibere comunali si intendono comunque cessati alla data della legge costituzionale dell'ottobre 2001.
Medicinali per gli assistiti
La Giunta provinciale ha approvato le nuove modalità di erogazione dei medicinali agli assistiti in Alto Adige, che - in accordo con i farmacisti - consentiranno un risparmio di spesa di circa 2,5 milioni €. Una misura importante, anche alla luce del fatto che negli ultimi sei mesi in Alto Adige, come ha spiegato Durnwalder, la spesa per l'acquisto di farmaci è cresciuta del 10%. Un accordo stipulato tra l'assessore competente Richard Theiner e i rappresentanti dei farmacisti consentirà ora di riorganizzare la distribuzione di medicinali attraverso le farmacie per conto delle Aziende sanitarie. Ai pazienti in assistenza domiciliare integrata viene assicurata l'erogazione diretta da parte dell'Azienda sanitaria dei medicinali necessari al trattamento, e lo stesso vale per i pazienti che soffrono di gravi patologie e sono sottoposti a cure continuate (ad esempio la chemioterapia) e ad accesso periodico programmato alla struttura specialistica. I nuovi criteri prevedono inoltre l'acquisto diretto da parte delle Aziende sanitarie dei farmaci più costosi - a prezzi inferiori, stante la grande quantità - e il loro successivo inoltro alle farmacie per la distribuzione.
Contributi alle linee funiviarie
La Giunta ha assegnato 6 milioni € di contributi per la realizzazione, il miglioramento qualitativo e l'aggiornamento tecnologico di linee funiviarie in servizio pubblico. Dei contributi, relativi al 2004, beneficiano 41 impianti, che hanno effettuato investimenti per circa 60 milioni €. Un secondo pacchetto di richieste di contributo resta al momento escluso in quanto i fondi stanziati in bilancio non sono sufficienti a fronteggiare le circa 80 domande.
Mutui agevolati per le attività economiche
Sono stati rivisti i criteri per la concessione di mutui agevolati tramite il fondo di rotazione per l'incentivazione delle attività economiche, con l'obiettivo di rilanciare il ricorso a tali mutui, attualmente penalizzati rispetto al contributo a fondo perduto. La Giunta provinciale ha pertanto rivisto al ribasso - portandolo da 400mila € a 250mila € - l'importo massimo degli investimenti con il quale accedere al contributo a fondo perduto. Sempre per usufruire del contributo a fondo perduto, l'ammontare massimo dell'investimento in un'impresa con almeno 9 dipendenti scende da 750mila € a 500mila €. Parallelamente la fetta di finanziamento coperta dalla Provincia rispetto alle banche sale dal 50% all'80%, permettendo così agli istituti di credito di praticare un tasso di interesse sul mutuo di circa l'1,5% rispetto all'attuale 2,5%.
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