News 2015
Riforma federalista: trattative dure ma positive con i ministri Calderoli e La Loggia
I presidenti delle Regioni a Statuto speciale e delle Province autonome, tra questi il presidente Luis Durnwalder, questo pomeriggio (7 settembre) a Roma hanno avuto un colloquio di due ore molto movimentato e acceso con i ministri per le riforme e per gli affari regionali, Roberto Calderoli ed Enrico La Loggia, in materia di riforma federalista. Su tre punti le Regioni hanno potuto spuntare delle concessioni.
Le Regioni a statuto speciale e le Provincie autonome, in vista della riforma federalista dello Stato con la previsione di interventi lesivi della sfera di competenze e della specificità, nell’incontro odierno hanno sottoposto ai membri del Governo alcune proposte di modifiche al disegno di legge in materia. Per tre di questi punti i rappresentanti locali sono riusciti dopo intensa e dura discussione ad ottenere delle assicurazioni.
Il primo punto riguarda l’indizione delle elezioni nelle Regioni a statuto speciale e nelle Province autonome. Il ministro Calderoli ha mostrato di condividere la proposta dei rappresentanti regionali e provinciali che tale compito resti di loro competenza. Il ministro per le riforme ha insistito esclusi vamente per l’introduzione di una disciplina transitoria per la prima elezione del nuovo Senato delle Regioni.
Forti contrasti vi sono stati in merito all’applicazione voluta dal Governo dell’indirizzo di coordinamento statale nell’interesse nazionale al quale dovrebbero ispirarsi in futuro i provvedimenti legislativi di Regioni e Province oltre che alla Costituzione ed agli accordi internazionali. Dopo estenuanti tira e molla, il ministro Calderoli si è detto d’accordo per individuare una soluzione che venga maggiormente incontro alle esigenze espresse dalla controparte che avevano chiesto che non venissero toccate le loro competenze attuali alle quali dovrebbero, invece, aggiungersi eventuali nuove competenze assegnate alle Regioni a statuto ordinario. La soluzione prospettata dal ministro per le riforme prevederebbe l’applicazione dell’indirizzo di coordinamento statale nell’interesse nazionale nel momento del trasferimento di nuove competenze. A tal riguardo il presidente della Provincia di Bolzano, Luis Durnwalder, è dell’avviso che prima il ministro dovrà comunque trovare una maggioranza in Parlamento in favore di questa sua proposta.
Il terzo punto sul quale si è potuto individuare un accordo si riferisce ad eventuali modifiche dello Statuto. Prima di addivenire a tali modifiche in futuro dovrà essere fissata la necessità di un parere positivo vincolante del Consiglio regionale o del Consiglio provinciale interessato prima dell’approvazione in seconda lettura in Parlamento.
SA