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Seduta della Giunta provinciale - Lunedì 21 giugno 2004
I contributi per la siccità che la scorsa estate ha colpito l’Alto Adige, la regolamentazione delle reti anti-grandine, la nomina del nuovo coordinatore dei "Musei provinciali dell'Alto Adige". Queste alcune delle decisioni prese stamane dalla Giunta provinciale, e illustrate dal Presidente Durnwalder nel corso della consueta conferenza stampa.
Istituto PedagogicoSino ad oggi, gli insegnanti che venivano “comandati” all’Istituto Pedagogico avevano la possibilità di conservare per 3 anni il posto nella scuola di provenienza. Una norma che ha provocato non poche lamentele da parte di giovani insegnanti che vedevano ridursi il numero di cattedre a disposizione. In futuro, stante il comunque considerevole bisogno di personale qualificato da parte dell’Istituto Pedagogico, gli insegnanti “comandati” potranno mantenere il posto nella scuola di provenienza per un periodo non superiore all’anno. Scaduto questo termine dovranno decidere se restare nella pianta organica dell’Istituto Pedagogico, o se fare ritorno all’istituzione scolastica di provenienza.
Contributi all’agricoltura
Nel corso dell’estate 2003, il vento e la siccità avevano provocato non pochi danni all’agricoltura altoatesina. Nella seduta odierna la Giunta provinciale ha deciso l’ammontare dei sussidi concessi per tali eventi calamitosi. Per quanto riguarda la siccità, 47.000 ettari di terreno hanno subito danni, con una media del 45% del raccolto andato perduto. Delle 4.595 domande di contributo giunte all’amministrazione provinciale, solo 474 hanno ottenuto parere negativo. In totale, la somma stanziata dalla Provincia è stata pari a 7.015.000 euro. Per quanto riguarda il vento, invece, la superficie di terreno danneggiata è stata pari a 5.000 metri quadrati. 368 le domande presentate, delle quali 288 approvate. Nel complesso i contributi si sono attestati a quota 1.147.000 euro.
Nuovi acquedotti
In diversi comuni altoatesini, le fonti d’acqua potabile hanno un nemico: l’arsenico. Se la presenza di questa sostanza supera i 50 ug/l, l’acqua viene dichiarata non potabile. Le soluzioni possibili sono due: costruire un nuovo acquedotto, oppure dotare quello esistente di un apparecchio di depurazione. Quest’ultimo impianto è stato considerato però troppo oneroso da parte di tutte le amministrazioni comunali interessate, le quali hanno dunque deciso di realizzare dei nuovi acquedotti. Il termine fissato dalla legge sarebbe il 25/12/2004, ma soltanto 17 comuni su 36 saranno in grado di rispettarlo. Per i restanti 19, la Provincia Autonoma di Bolzano chiederà una proroga al Ministero della Salute. “Sono ottimista – ha dichiarato il Presidente Durnwalder – credo proprio che Roma accoglierà la nostra richiesta”. Dei 19 comuni che non rispetteranno la scadenza del 25/12/2004, 16 dovrebbero realizzare i propri acquedotti entro la fine del 2005. Si tratta di Castelbello-Ciardes, Chiusa, Dobbiaco, Laces, Lajon, Lana, Naturno, Perca, Rasun Anterselva, Renon, San Candido, Stelvio, Terlano, Vadena, Valle di Casies e Velturno. Luson, Monguelfo e Prato allo Stelvio completeranno i nuovi acquedotti entro la fine del 2006.
Reti anti-grandine
La grandine è uno dei principali nemici dell’agricoltura. Spesso le assicurazioni non mettono i contadini completamente al riparo dai danni che questo evento atmosferico può provocare, e in molti preferiscono montare le cosiddette reti anti-grandine. Se da un lato queste reti proteggono le piante, dall’altro creano un indubbio danno dal punto di vista paesaggistico. I reclami maggiori arrivano dal mondo del turismo, nel cui mirino finiscono soprattutto le reti di colore bianco. La Giunta provinciale ha deciso di inserire nella prossima legge finanziaria un articolo che permetterà al Presidente di emettere un decreto che prescriva quali colori le reti anti-grandine possano avere. “Di sicuro – ha anticipato Durnwalder – non ci sarà più spazio per quelle di colore bianco”.
Musei Provinciali
Dal prossimo 15 luglio, l’ente “Musei provinciali dell’Alto Adige”, che comprende 10 strutture dislocate su tutto il territorio altoatesino, avrà un nuovo coordinatore. Si tratta di Othmar Parteli, attualmente direttore dell’Ufficio provinciale Cultura in lingua tedesca.
mb