Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Giornate della paleontologia arricchite dal ritrovamento di reperti in Bassa Atesina

Le giornate della paleontologia 2004, organizzate dalla società paleontologica italiana, che per la prima volta, lo scorso fine-settimana, si sono svolte al Museo di Scienze Naturali dell'Alto Adige, hanno portato a Bolzano oltre 100 esperti di fossili provenienti da tutta Italia. L'escursione dei ricercatori al Rio delle foglie di Redagno, è stata coronata dal ritrovamento di due fossili che ora sono stati consegnati ai musei di scienze naturali di Bolzano e Trento per le necessarie analisi.

Dal paleozoico ai giorni nostri. Microorganismi, piante, fossili di vertebrati e invertebrati delle più diverse specie. Di tutto questo si è discusso durante il fine-settimana al Museo di Scienze Naturali dell'Alto Adige. Nel corso di 31 conferenze gli esperti del settore si sono soffermati sui recenti ritrovamenti di reperti fossili.

I ricercatori giunti a Bolzano da tutta Italia, hanno mostrato molto interesse per i risultati del progetto realizzato dalla paleontologa brissinese Evelyn Kustatscher (Università di Ferrara), e finanziato dal Museo di Scienze Naturali, sul Monte Prà della Vacca, nelle Dolomiti di Braies. Molto soddisfatto per l'inatteso eco avuto tra i partecipanti, il coordinatore del Museo di Scienze Naturali, Vito Zingerle: "Inoltre - ha aggiunto - come se il tutto fosse stato organizzato, nel corso dell'escursione dei ricercatori in località "Butterloch", lungo il Rio delle foglie di Redagno, sono stati rinvenuti due reperti risalenti ad un'epoca compresa tra i 250 e i 260 milioni di anni fa, il cosiddetto periodo permico. Si tratta del fossile di una conifera piuttosto rara, e di un'impronta di rettile che si è conservata in maniera sorprendentemente ottimale". Entrambi i reperti sono stati portati ai musei di scienze naturali di Bolzano e Trento per le necessarie analisi scientifiche.

mb


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