Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Nota della vicepresidente della Provincia, Luisa Gnecchi, riguardo alla elezione della Consulta degli immigrati a Bolzano

L’assessora provinciale al lavoro e alle politiche per l’immigrazione Luisa Gnecchi ha inviato oggi una nota in occasione dell’elezione della Consulta delle cittadine e dei cittadini immigrati extracomunitari ed apolidi residenti a Bolzano, che si svolgerà domenica 23 maggio. Inviamo ai colleghi della stampa il testo integrale della presa di posizione della vicepresidente della Provincia.

“Ritengo che la Consulta delle cittadine e dei cittadini immigrati extracomunitari ed apolidi residenti a Bolzano rappresenti un primo passo importante per arrivare all’obiettivo del diritto di voto agli immigrati, unico strumento in grado di garantire piena partecipazione alla vita democratica e di rappresentanza politica. Dal punto di vista giuridico il diritto al voto è materia complessa: per superare alcuni ostacoli posti dall’articolo 48 della Costituzione, una parte consistente del Parlamento propone una legge di revisione costituzionale al fine di garantire il voto amministrativo e l’eleggibilità a nuove fasce di “cittadine” e “cittadini” sinora impropriamente escluse dai diritti di voto e di rappresentanza.

Il dibattito a questo proposito è più che mai aperto, in quanto diversi costituzionalisti sostengono che non vi sarebbe alcun bisogno di una modifica costituzionale per garantire il diritto di voto amministrativo agli stranieri extra-comunitari, dato che l’art. 48 non lo vieta espressamente. La politica nazionale, inoltre, risente anche della situazione europea in materia di voto agli immigrati che presenta una vasta casistica di scelte, diverse e variamente articolate fra loro: Norvegia, Danimarca, Svezia, Irlanda, Paesi Bassi e Belgio hanno già concesso il diritto di voto ai non europei; Spagna e Portogallo lo riconoscono a quei Paesi che applicano il principio della reciprocità e il Regno Unito per le persone originarie del Commonwealth. La recente approvazione del Parlamento europeo della relazione di Claude Moraes (PSE-Labour Party) su “Immigrazione e integrazione” costituisce quel quadro unitario di scelte europee in grado di garantire il diritto di voto sia a livello locale che per le elezioni europee per i cittadini immigrati residenti nei paesi dell’Unione.

La scelta di procedere alla elezione della Consulta comunale per gli immigrati, sebbene sia un organo esclusivamente consultivo, costituisce una sensibilità particolare dell’amministrazione civica di Bolzano alle questioni che riguardano la partecipazione alla vita comunale, alla rappresentanza e cittadinanza civile degli immigrati stranieri. Si tratta, comunque, di una sensibilità che si inserisce pienamente e perfettamente nel quadro dell’approccio globale definito dal Consiglio europeo di Tampere che ha richiesto politiche di integrazione più incisive che siano in grado di garantire agli immigrati stranieri legalmente soggiornanti nel territorio degli Stati membri, diritti e obblighi analoghi a quelli dei cittadini dell`UE.

L’avvio di questo importante organo consultivo è quindi un passaggio verso una più fattiva integrazione degli immigrati e un passo fondamentale per il riconoscimento del loro diritto di piena cittadinanza. Mi auguro che si colga il valore di questa iniziativa e che la partecipazione al voto sia significativa, tutte le assemblee e riunioni che si sono tenute in questo periodo sono la dimostrazione della volontà di partecipare attivamente alla vita pubblica, auguro buon lavoro a chi verrà eletto ed eletta il 23 maggio”.

FG


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