News 2015
Durnwalder alla firma dell'accordo sul tunnel di base del Brennero
Con la firma dell'accordo per la progettazione e la costruzione del tunnel di base del Brennero, questa opera fondamentale può contare ora anche sulla garanzia di una tutela giuridica bilaterale: lo ha sottolineato stasera (venerdì 30) a Vienna il presidente della Provincia Luis Durnwalder alla cerimonia della firma del protocollo tra Italia e Austria da parte dei ministri Pietro Lunardi e Hubert Gorbach, nella sede dell'ambasciata italiana. Durnwalder ha avuto assicurazioni anche sulla contestuale costruzione delle tratte di accesso.
Durnwalder ha registrato con soddisfazione la firma dell'accordo da parte dei Governi italiano e austriaco, "che hanno così rafforzato attraverso un contratto internazionale la loro volontà di portare avanti un progetto di grande importanza. Dopo le numerose dichiarazioni di intenti e le promesse verbali si è finalmente indicata la via concreta della progettazione, della costruzione e del finanziamento dell'opera." È soprattutto una risposta concreta, ha proseguito Durnwalder, alle attese per un miglioramento della qualità della vita rispetto all'attuale traffico di transito.Durnwalder ha sottolineato inoltre che "grazie al fatto che la futura Società per Azioni Europea avrà sede a Bolzano durante tutta la fase di costruzione e fino all'entrata in esercizio dell'opera, abbiamo la garanzia di pieno coinvolgimento della Provincia di Bolzano nella realizzazione del progetto." A una specifica richiesta rivolta da Durnwalder al ministro Lunardi dopo la firma, quest'ultimo ha confermato che contemporaneamente alla costruzione del tunnel tra Innsbruck e Fortezza verrà progettata e realizzata anche la tratta di accesso a sud. La procedura VIA (valutazione dell'impatto ambientale) è già avviata, ha detto inoltre Lunardi a Durnwalder, e la garanzia della sede centrale della SE Spa a Bolzano, la futura società italoaustriaca, assicura all'Alto Adige anche la partecipazione attiva nelle questioni relative al tracciato della ferrovia. Sin dalle prossime settimane il Ministero preciserà con le Province interessate i prossimi passi.
Punti centrali dell'accordo
Diviso in 11 articoli, l'accordo tra Italia e Austria disciplina tutte le fasi del progetto fino alla messa in esercizio, i compiti della Commissione intergovernativa, la sede della futura Società per Azioni Europea (SE), la procedura Via, il finanziamento dell'opera. L'accordo verrà ora ratificato dai rispettivi Parlamenti.
Le parti si impegnano a promuovere la costruzione delle opere della parte comune necessarie alle realizzazione di un tunnel ferroviario di base sull'asse del Brennero, finalizzato al transito misto merci/viaggiatori, la cui entrata in servizio dovrà avvenire entro il 2015.
Per "parte comune" si intendono un tunnel ferroviario di base a due canne di circa 56 km, scavato sotto le Alpi in territorio italiano e austriaco; inoltre, in Italia, le opere di raccordo del tunnel alla linea ferroviaria nazionale e tutte le opere annesse necessarie alla costruzione e all'esercizio ferroviario.
Tra i punti figura anche la disciplina della Fase II, iniziata nel 2003 e riguardante studi, ricognizioni e indagini per la realizzazione della parte comune tra Innsbruck e Fortezza. Dovrà essere completata entro il 2006 e riguardare la redazione del progetto definitivo, l'ottenimento di tutte le autorizzazioni, comprese quelle relative alla VIA, l'esecuzione di indagini gnostiche integrative, le attività propedeutiche all'inizio dei lavori di costruzione e la presentazione di un modello di finanziamento.
L'accordo istituisce anche una Commissione intergovernativa, con rappresentanti degli enti locali interessati, con i compiti di promuovere il coordinamento delle attività legate all'opera, definendo le sue caratteristiche e le modalità di realizzazione e finanziamento, da sottoporre alle successive decisioni dei due Governi.
Sarà creata una Società per Azioni Europea, che avrà sede durante la fase di progettazione a Innsbruck, durante tutta la fase di costruzione e fino alla messa in esercizio della galleria a Bolzano. Sarà partecipata paritariamente da Italia e Austria e aperta alla presenza degli enti locali interessati.
La valutazione dell'impatto ambientale dovrà tenere conto tra l'altro delle direttive europee, della legge austriaca in materia, del decreto legislativo italiano 190/2002 e dello Statuto della Provincia autonoma di Bolzano.
In tema di finanziamento, Italia e Austria si impegnano anche a ricorrere - per la parte non coperta da sovvenzioni comunitarie - a mezzi privati nell'ambito del modello PPP. La quota pubblica del modello PPP sarà suddivisa in parti uguali tra le parti.
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