Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Il dramma della popolazione cecena: la Provincia corre in aiuto

Dopo il loro arrivo, i cinque bambini ceceni di età compresa tra i 3 e gli 11 anni sono in cura negli ospedali di Brunico e Vipiteno. L'ex Ministro ceceno alla Sanità Umar Khanbiev ha ringraziato la Provincia e ha ricordato la situazione di estrema emergenza che sta vivendo il suo paese, stremato da 14 anni di guerra.

La presentazione dell'iniziativa a favore dei bimbi ceceni
Cinque bambini ceceni, il più grande ha 11 anni, il più piccolo appena 3. Soffrono di gravi patologie croniche ai polmoni, al fegato, allo stomaco e alla cistifellea. Magomed, Djabrail e Rumina Osmanov, e Zaira e Umar Zubayraeva sono da ieri in cura presso i reparti di pediatria degli ospedali di Brunico e Vipiteno. I fondi per portarli in Italia sono stati messi a disposizione dalla Provincia di Bolzano, che, oltre ai costi di trasporto dei bambini, delle madri e dell'interprete, arrivati ieri a Verona, garantiscono anche la copertura finanziaria per le spese mediche. Per far arrivare i bambini in Alto Adige si sono dovuti superare numerosi ostacoli burocratici. I cinque sono infatti profughi in Azerbaijan, e non dispongono di alcun documento d'identità. Per la concessione dei visti da parte delle autorità competenti è stata fondamentale la collaborazione del Ministero degli Affari Esteri e dell'ambasciata italiana in Azerbaijan, oltre che gli sforzi compiuti dall'Ufficio provinciale Affari di Gabinetto - cooperazione allo sviluppo.


L'iniziativa è stata presentata oggi (venerdì 5 marzo) a Bolzano nel corso di una conferenza stampa dal presidente Durnwalder, dal coordinatore del progetto Achille Chiomento, dall'ex Ministro alla Sanità del governo ceceno Umar Khanbiev e dall'europarlamentare radicale Olivier Dupuis. "Questo aiuto - ha ricordato Durnwalder -rappresenta solo il primo passo di una collaborazione tra Alto Adige e Cecenia. Sono un popolo che ha sofferto e sta soffrendo molto". La Provincia ha dato dunque un segnale di appoggio e sostegno alla popolazione cecena, 700.000 persone, di cui 100.000 circa sono profughi. che proprio in questi giorni sta ricordando i 60 anni della deportazione staliniana del 1944.

"L'Alto Adige è una piccola regione - ha sottolineato l'ex ministro Khanbiev - ma con un grande cuore. Oggi diventa realtà un progetto iniziato 6 mesi fa. In questo periodo abbiamo avuto contatti anche con altre regioni europee, soprattutto in Francia, ma la Provincia di Bolzano è stata la prima a garantire la piena disponibilità". Nel progetto che ha preso il via a luglio 2003, oltre all'accoglienza di bambini malati negli ospedali altoatesini, sono previsti altri aiuti, come la messa a disposizione di medicinali, protesi, e l'avviamento di corsi di formazione. Khanbiev ha ricordato la drammatica situazione che sta vivendo il popolo ceceno, stremato da 14 anni di guerra: "La situazione è gravissima, e c'è l'enorme dramma dei profughi".
L'europarlamentare radicale Olivier Dupuis, che per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla questione cecena ha da poco terminato uno sciopero della fame di 35 giorni, ha sottolineato come questa iniziativa possa servire non solo ad aiutare bambini gravemente malati, ma anche a riportare all'attenzione generale il dramma della guerra in Cecenia.

Nel settore della cooperazione allo sviluppo, e in particolare nel campo degli aiuti umanitari, la Provincia ha già avuto esperienze simili, accogliendo bambini provenienti da zone di guerra bisognosi di cure mediche: nel 1995 e nel '97 era stata la volta dei bambini bosniaci che soffrivano di leucemia, pochi mesi fa erano stati invece accolti due iracheni.

mb


Torna su

Foto 2015

Altre foto


Torna su