News 2015
Adeguamento della tassa per la raccolta dei funghi
Il diritto fisso di raccolta funghi, invariato da 17 anni, è stata aumentato dalla Giunta provinciale da 8 a 10 euro. Il Servizio Forestale ricorda ai cittadini le regole per una raccolta sostenibile.
La raccolta dei funghi è consentita solo nei giorni pari, dalle 7 alle 19, e al di fuori delle aree protette; è vietata in quattro Comuni (vedi grafico) e al di fuori del proprio Comune di residenza è necessario versare una tassa. Il diritto fisso di raccolta, conferito nelle casse comunali, è destinato alla manutenzione delle strade forestali. L'ultimo aumento del tributo risaliva al 2007; oggi (9 luglio) la Giunta provinciale ha deliberato di aumentarlo da 8 a 10 euro. Pagando la tassa si può raccogliere fino a un chilo di funghi a persona (oltre i 14 anni). I funghi possono invece essere raccolti gratuitamente nel proprio Comune di residenza: 2 chili a persona al giorno. È sempre consentito raccogliere miceti nel proprio terreno, non oltre i 3 chili a persona al giorno. Al Servizio Forestale della Provincia spetta il compito di effettuare controlli e di applicare eventuali sanzioni.
"Molti altoatesini e ospiti amano raccogliere i funghi: nessuno dovrebbe esserne escluso. Ma invito tutti a seguire le regole e a comportarsi in modo rispettoso nei confronti dell'ecosistema forestale: il bosco ci riguarda tutti", afferma Luis Walcher, assessore provinciale all'Agricoltura e Foreste. Bastoni, vanghe e attrezzi simili non rientrano nell'equipaggiamento di un raccoglitore di funghi, che sono un fattore importante dell'ecosistema.
"Ciò che vediamo è solo una parte minima di questo organismo vivente, che in termini strettamente biologici non è né pianta né animale. I funghi "esposti" sono il corpo fruttifero, ma fondamentale per l'ecosistema è il micelio, la trama sotterranea. Un porcino può avere anche 100 metri quadrati di micelio ipogeo", spiega Stefan Burger dell'Ispettorato forestale di Monguelfo e micologo. Esistono tre tipi di funghi: i parassiti, i lignicoli che degradano il legno morto (chiudono il ciclo delle sostanze nutritive decomponendo i residui della foresta e trasformandoli in nutrienti per le piante) e i simbionti (entrano in simbiosi con la vegetazione). "Per la propria incolumità, chi raccoglie funghi dovrebbe limitarsi a quelli che conosce tralasciando gli altri: anche se non commestibili per l'uomo, possono essere cibo per cervi, volpi o altri animali. È una questione di rispetto dell'ambiente", sottolinea Burger.
Tutte le informazioni e il modello per il versamento del diritto fisso di raccolta sono disponibili sul sito web del Servizio forestale provinciale; il pagamento può essere effettuato anche tramite PagoPA sulle homepage dei Comuni.
Vai alla versione originale del comunicato per visualizzare eventuali immagini, documenti o video correlati
uli/ses