News 2015
I servizi per le persone con disabilità rimangono aperti
Secondo l’assessora Deeg è fondamentale mantenere operativi i servizi per persone con disabilità anche per offrire un importante sostegno alle loro famiglie.
Nella prima fase della pandemia di Coronavirus sono stati chiusi anche i servizi semiresidenziali rivolti alle persone con disabilità e ciò ha richiesto da parte degli interessati e delle loro famiglie una difficile riorganizzazione della loro quotidianità. “Nel corso di questa prima fase sono stata contattata da famiglie disperate e dalle organizzazioni che operano in questo settore perché la chiusura dei servizi ha causato notevoli limitazioni e purtroppo anche passi indietro nell’apprendimento da parte delle persone con disabilità. Nella seconda fase della pandemia ho considerato quindi un obiettivo prioritario mantenere aperti questi servizi il più a lungo possibile” afferma l’assessora competente, Waltraud Deeg.
In Alto Adige operano 21 centri diurni socio-pedagogici per persone con disabilità alle quali si aggiungono 30 servizi per l’occupazione lavorativa e di riabilitazione al lavoro. Due di questi 51 servizi sono attualmente chiusi poiché alcuni utenti od operatori di queste strutture sono risultati positivi al Coronavirus oppure gli operatori sono stati impiegati in altri settori (come, ad esempio, le residenze per anziani) e quindi temporaneamente non possono svolgere la loro attività nella struttura per le persone con disabilità. Alcune strutture offrono al momento un’assistenza di base, in altre è stato introdotto un servizio a rotazione.
“Per poter coprire i servizi rivolti alle persone anziane e con disabilità in alcune strutture verrà temporaneamente limitato il servizio diurno. Il nostro impegno prioritario è però quello di riaprire il prima possibile agli utenti anche i servizi attualmente chiusi” sottolinea l’assessora Deeg.
E’ fondamentale garantire i diritti delle persone con disabilità non solo in occasione della loro Giornata internazionale che si celebra domani, giovedì 3 dicembre. A questo scopo l’assessora sostiene tutte le azioni che mirano a sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo a questa tematica come ad esempio la campagna “#insiemeattraversolacrisi – Vivere l’inclusione, garantire i diritti” promossa dalla Federazione per il sociale e la sanità, da Lebenshilfe, dall’Associazione genitori di persone in situazione di handicap, dal dall'Osservatorio provinciale per i diritti delle persone con disabilità, dal gruppo People First, dalla cooperativa sociale independent L, dalla Direzione alla formazione di lingua tedesca e dall’ufficio Persone con disabilità della Provincia.
“L’obiettivo comune deve essere quello di poter garantire l’inclusione anche in una crisi sanitaria come l’attuale. L’abbiamo imparato nel corso della prima ondata e stiamo lavorando per definire soluzioni e misure alternative anche nell’ambito della task force Servizi sociali” sottolinea l’assessora.
ck