Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Convenzione dei diritti dell’infanzia.

L’assessore provinciale alla sanità ed al sociale, Dr. Otto Saurer, ha diramato una nota in occasione dell’11° anniversario dell’approvazione da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite della Convenzione dei diritti dell’infanzia. Ecco di seguito il testo integrale della nota dell’assessore Saurer.

“La Giornata dei diritti dell’infanzia ci dà l’occasione di ricordare i diritti fondamentali per i minori e di fare un bilancio degli obiettivi raggiunti: cosa è fatto e cosa rimane da fare nella tutela dei diritti dei bambini? La Convenzione per i diritti dell’infanzia del 1989 ha sicuramente già portato dei frutti concreti ed importanti, ciononostante permangono degli obiettivi altrettanto importanti da conseguire nel mondo.

L’impegno che gli Stati si sono assunti ratificando la Convenzione del 1989 richiede anche alla nostra Pubblica Amministrazione locale di attivarsi concretamente al fine di dare effettiva attuazione ai diritti formalmente contenuti nell’accordo internazionale. In Alto Adige esiste, e sarà sempre più sviluppata, una rete di servizi a tutela e sostegno dei minori e della famiglia. Sono state per esempio create le premesse affinché la nuova normativa in materia di adozione internazionale (l. 184/83 e lp. 2/02) del nuovo titolo “Del diritto del minore ad una famiglia” possa trovare piena e consapevole applicazione anche nella nostra provincia. In base ad una ricerca condotta ad hoc in collaborazione con l’Università di Trento si attueranno nell’immediato futuro anche altre misure necessarie di sostegno e tutela dei minori.

Anche l’istituzione di un pubblico tutore dell’infanzia costituisce obiettivo primario per il futuro. I bambini sono parte della società. Sviluppi di tale società pertanto hanno delle ripercussioni anche su di loro. Questo vale anche per le decisioni politiche che riguardano per esempio il traffico, la natura e la edilizia. Ma anche le decisioni che incidono sul libero mercato o il mondo del lavoro hanno degli effetti sui bambini, ad esempio per quanto riguarda le possibilità di guadagno di uno od entrambi i genitori. La politica per l’infanzia pertanto è sempre trasversale, il che significa che deve mirare sempre a dove vengono colpiti a breve o a lungo termine gli interessi dei bambini.

La nuova Giunta provinciale avrà quindi come uno dei primi compiti quello di emanare un catalogo di iniziative trasversali nell’ambito della promozione della famiglia, atte a soddisfare le esigenze delle famiglie. Queste iniziative dovranno riguardare non solo riduzioni di tasse ma anche proposte di conciliazione tra famiglia e lavoro, creazione di spazi di vita e di gioco per i bambini ed il giusto riconoscimento sociale dell’istituzione della famiglia. Inoltre sarà da valutare l’introduzione di un assegno per figli e l’ulteriore sviluppo di servizi rivolti alla prima infanzia quali asili nido aziendali e gruppi misti di età. Una misura importante in primis per i bambini è stata emanata ultimamente dal Consiglio provinciale uscente: l’anticipazione dell’assegno di mantenimento a tutela del minore.

L’infanzia non deve essere soltanto protetta, ma anche promossa nei suoi diritti. Al fine di favorire lo sviluppo armonico e completo dell’identità del minore, sia personale che sociale, negli ultimi anni sono stati sviluppati e sostenuti finanziariamente progetti innovativi che vedono coinvolte in stretta collaborazione l’area sociale, educativa, del servizio giovani e scolastica nel rispetto dei principi della Legge nazionale n. 285 del 1997. Soltanto attraverso l’attivazione di questa stretta rete di servizi è possibile l’aiuto concreto ai giovani in stato di disagio sociale in Alto Adige.

Non si tratta per altro solo di offrire aiuto, ma di prevenire tali situazioni e di promuovere e sostenere attivamente i diritti dei giovani. Un sistema di servizi efficiente non può prescindere dalla valorizzazione delle reti comunitarie e dalla promozione di iniziative di auto-aiuto. Nella nostra provincia esistono già esempi significativi, quali i centri genitori-bimbi (Eltern-Kind-Zentren) e le associazioni delle famiglie, ed altri dovranno essere sviluppati in futuro.

Vanno inoltre proseguite le iniziative di prevenzione e animazione effettuate in collaborazione e tramite l’integrazione tra servizi sociali, scolastici, servizio giovani e ricreativi che si occupano di minori, e sempre di più anche minori stranieri”.

FG


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