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Cooperative: incontro informativo sui nuovi criteri di agevolazione

Una quarantina di rappresentanti di cooperative, sociali e non, hanno partecipato a Palazzo Widmann al momento informativo sulle incentivazioni loro riservate.

Una quarantina di rappresentanti di cooperative, sociali e non, hanno partecipato a Palazzo Widmann a Bolzano al momento informativo sulle incentivazioni loro riservate (Foto: USP)

I nuovi criteri per le agevolazioni in favore della cooperative sociali e di quelle che favoriscono l’inserimento lavorativo dei soggetti deboli sono stati illustrati ai loro rappresentanti nel corso di un incontro tenutosi nel pomeriggio di ieri, 22 novembre, a Palazzo Widmann a Bolzano, al quale erano stati invitati dall’Ufficio Sviluppo della Cooperazione del Dipartimento che fa capo all'assessore provinciale Christian Tommasini. Si è trattata della prima occasione di presentazione delle novità introdotte.

I criteri applicativi della Legge provinciale "Interventi provinciale per lo sviluppo dell'economia cooperativa" (LP 1/93) erano stati approvati dalla Giunta provinciale il 12 luglio 2016.

Beneficiari in primo luogo sono le cooperative sociali. Alle agevolazioni possono accedere anche cooperative fra lavoratori in mobilità o licenziati e cooperative fra lavoratori dipendenti dell’impresa che rilevano. Tra i beneficiari vi possono essere anche, per i primi 10 anni dalla costituzione, cooperative che svolgono attività imprenditoriali innovative o con particolare valenza sociale.

La direttrice dell’Ufficio Sviluppo della Cooperazione, Manuela Paulmichl, ha affermato che con i nuovi criteri si intende promuovere il lavoro per le persone della cosiddetta “fascia grigia”, persone con difficoltà di inserimento (disoccupati, ultracinquantenni, migranti e anche richiedenti asilo). Un altro punto è il sostegno al rilevamento d’impresa, il lavoro per giovani sotto i 30 anni, progetti innovativi o di alto valore sociale. Un altro aspetto di rilievo è la promozione della qualificazione del management all’interno delle cooperative.
Tra le iniziative ammissibili ai fini della concessione di contributi vi sono la capitalizzazione, gli investimenti (acquisto di beni mobili e immobili, loro locazione e il rilevamento d’impresa), la spesa per assistenza tecnica e l’assunzione di personale altamente qualificato.

Gli investimenti, come ha specificato Paulmichl, vengono valutati in rapporto con la capacità economico-finanziaria della cooperativa. Se la cooperativa richiedente presenta un patrimonio  netto negativo ed è a rischio chiusura non può essere ammessa a finanziamento (salvo piano di rientro approvato dall’autorità di revisione).

Inoltre, non sono più ammessi a sostegno acquisti di beni e la fornitura di servizi che avvengono tra cooperative e i suoi soci, fra coniugi, coppie di fatto e parenti, tra cooperative associate o collegate, con gli stessi amministratori, e fra società distinte se vi fanno parte gli stessi soci.

È prevista l’assegnazione di un contributo minimo del 35 per cento maggiorato del 5 per cento sia per la rilevanza sociale, che per il numero di persone svantaggiate occupate, che per il sistema di accompagnamento qualificato, che per la competenza specialistica del management e per la qualità imprenditoriale e innovativa dei progetti.

Accanto alle novità specifiche dell'incentivazione, alcune si riferiscono a modalità derivanti dall'armonizzazione dei bilanci delle amministrazioni pubbliche e altre all'introduzione della digitalizzazione per la presentazione e la gestione delle domande.

Come ha affermato Paulmichl, quando si presenta domanda di contributo si deve pianificare la spesa che deve essere indicata con il riferimento specifico all’anno previsto nel cronoprogramma da allegare alla richiesta da inviare in via telematica. Una volta che la Provincia ha compiuto il relativo impegno di spesa, la liquidazione del contributo può avvenire dietro presentazione del rendiconto, sempre in via telematica, entro il mese di giugno successivo rispetto all’anno di effettuazione della spesa.

SA

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