Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Presentata relazione al progetto "Sostegno famigliare precoce”

Sostegno famigliare precoce alle famiglie con figli piccoli è il tema al centro del progetto di ricerca presentato oggi dall'assessora Stocker.

Christa Ladurner, Petra Frei, Martha Stocker e Robert Peer hanno presentato i risultati dello studio "Sostegno famigliare precoce in Alto Adige"

Per migliorare in tempo e in modo sostenibile le possibilità di sviluppo e la salute di bambini e genitori (donne in gravidanza e le famiglie con bambini piccoli fino ai tre anni) tenendo presenti le singole situazioni e risorse familiari, soprattutto in presenza di cosiddette famiglie a rischio, anche in Alto Adige si punta alla predisposizione di un programma organico che indichi possibili misure.

Al progetto " Sostegno famigliare precoce" lavora un gruppo misto di operatori della Provincia (Ufficio tutela minori e inclusione sociale/Ripartizione sanità/Agenzia per la famiglia), del Forum Prevenzione, della Scuola provinciale superiore di sanità Claudiana e della Libera Università di Bolzano, Facoltà di Scienze della formazione.

I risultati raggiunti dal Gruppo di lavoro ed i prossimi passi in questo ambito sono stati illustrati questa mattina a Palazzo Widmann dall’assessora provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Martha Stocker, dalla direttrice dell’Ufficio per la Tutela dei minori e l'inclusione sociale, Petra Frei, dal direttore infermieristico dell’Azienda sanitaria, Robert Peer, e dalla vice direttrice del Forum prevenzione, Christa Ladurner.

L’essere genitori pone molte famiglie di fronte a molteplici nuove sfide e diverse difficoltà. Spesso le risorse e i sistemi di sostegno all’interno delle famiglie non bastano o mancano completamente.

Quali offerte di aiuto e iniziative esistono per i genitori e i loro figli fino al terzo anno di età che si trovano in situazioni difficili? Di cosa hanno bisogno queste famiglie con neonati o bambini piccoli per un sostegno precoce e tempestivo? Che cosa è necessario per facilitare l’accesso? Come possono essere coordinate meglio le offerte esistenti e le reti per un’evoluzione dei cosiddetti “Frühe Hilfen”?

A queste e altre domande dell’essere genitori si è dedicato in questi ultimi due anni un pro-getto di ricerca della Ripartizione Sociale e della Fondazione Forum Prevenzione in collaborazione con l’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, la Scuola Provinciale Superiore di Sanità “Claudiana“ e la Libera Università di Bolzano; a questo progetto hanno partecipato anche la Ripartizione Sanità, l’Agenzia per la famiglia della Provincia e il Servizio di coordinamento per l’integrazione.

Nell’ambito della ricerca è stata rilevata l’offerta esistente per genitori con neonati e bambini piccoli, analizzando i punti di forza e le debolezze del sistema altoatesino. Questi rappresentano quindi le basi per un’evoluzione dell’attuale sistema di sostegno per (futuri) genitori e per i loro figli nell’età fino ai tre anni.

Il tema è stato approfondito da un punto di vista teorico, facendo altresì riferimento a esperienze internazionali. Inoltre sono state svolte delle interviste con professionisti dell’ambito sanitario, sociale e del settore istruzione/educazione/assistenza in due distretti altoatesini, delle interviste con genitori, una descrizione di progetti esistenti e una ricerca internet per la rilevazione dell’offerta attuale.

Sui risultati si è riflettuto in due workshop con professionisti a livello provinciale, elaborando delle linee di azione. Nel corso della conferenza stampa l’assessora Stocker ha sottolineato che “Anche in base ai risultati emersi dalla ricerca è nostro compito rafforzare la rete di contatti tra i diversi servizi sia di carattere sanitario che sociale per poter sostenere al meglio i genitori che si trovano in situazioni di difficoltà”.

I risultati dimostrano, che l’Alto Adige dispone, in linea di principio, di una grande varietà di offerte qualitative per famiglie con bambini fino ai tre anni. Una cultura di cooperazione migliore e un orientamento nuovo degli interventi e delle offerte, quindi un loro inserimento in un concetto base, costituiscono comunque degli aspetti indispensabili.

Dalle interviste con i professionisti si deduce, che nell’ambito sanitario e sociale le famiglie con difficoltà, ovvero in situazioni critiche, spesso non vengono raggiunte tempestivamente e nemmeno in forma adeguata.

I genitori in situazioni difficili riferiscono di impegnare molto tempo prima di arrivare alle informazioni necessarie in riferimento a prestazioni e interventi di sostegno. Sono quindi necessari nuovi approcci, affinché le famiglie con un bisogno di sostegno maggiore possano essere raggiunte e sostenute in base ai loro bisogni e in vicinanza al loro ambiente di vita.

Un bisogno particolare si rileva in merito a offerte come, per esempio, le visite a domicilio da parte di ostetriche o altri profili professionali, l’aiuto pratico nella quotidianità, il sostegno informale da parte di volontari, iniziative di auto-mutuo-aiuto e di aiuto tra vicini di casa, la mediazione culturale ed altro ancora.

La relazione breve “Frühe Hilfen - Sostegno familiare precoce Alto Adige” riassume i risultati principali del progetto di ricerca.

Nel corso del convegno sul tema “Sostegni precoci: un’opportunità per lo sviluppo sano dei bambini”, che si svolgerà a Palazzo Widmann mercoledì 23 novembre, questi risultati saranno approfonditi con prestigiosi relatori e relatrici provenienti dalla Germania, dall’Austria, dalla Svizzera e dall’Italia, insieme ai servizi e alle strutture presenti. Alleghiamo il programma dettagliato del convegno.

 

Per ulteriori informazioni sul progetto di ricerca “Frühe Hilfen Alto Adige” si possono contattare:
Christa Ladurner (Forum Prevenzione): 335 7074222;
Sabine Krismer (Ufficio per la Tutela dei minori e l’inclusione sociale): 0471 418238

 

FG

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