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Commercio: aggiornati articoli di legge, maggiore chiarezza

Tra le disposizioni collegate alla legge di stabilità 2017 la Giunta ha apportato modifiche importanti nel commercio intervenendo su due legge provinciali.

Modificate due leggi per fare chiarezza su centri commerciali e aree produttive

Lo scorso giugno il Consiglio dei Ministri aveva approvato la nuova norma di attuazione in materia di pianificazione urbanistica del settore commerciale, che consente alla Provincia di regolamentare in modo autonomo, potendo prevedere aree vietate agli esercizi commerciali e limitazioni al commercio al dettaglio nelle zone produttive. A seguito di quella norma di attuazione, nella sua ultima seduta la Giunta provinciale ha riformulato l’articolo 44 della legge provinciale urbanistica del 1997 e la legge provinciale del 2012 sulla liberalizzazione dell’attività commerciale. “In questo modo vogliamo assicurare chiarezza e certezza del diritto a tutti le parti interessate ed evitare il proliferare di centri commerciali che possano pregiudicare il tradizionale commercio di vicinato nelle singole località”, ha detto il presidente Arno Kompatscher. I due aggiornamenti sono stati inseriti tra le disposizioni collegate alla legge di stabilità 2017.

La riformulazione in materia urbanistica conferma la posizione della Provincia secondo cui nelle zone per insediamenti produttivi il commercio al dettaglio è limitato e ammesso solo per le merci ingombranti. Sono fatte salve, con alcune limitazioni, le strutture di vendita al dettaglio di merci non ingombranti che all’entrata in vigore della legge sono già state autorizzate o hanno già iniziato l’attività.

L’aggiornamento dell’articolo sulla liberalizzazione del commercio recepisce invece la disposizione statale per cui l’avvio e il trasferimento dell’attività di vendita al dettaglio e l’ampliamento della superficie di vendita devono essere preceduti dall’inoltro della segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), e non solo di una comunicazione informale, al Comune competente. Inoltre, nei casi di SCIA per l’esercizio del commercio al dettaglio, sia in forma di centro commerciale che di grande struttura di vendita, è necessaria la verifica della valutazione di impatto ambientale (ad esempio causa aumento del traffico). Il criterio vale anche per aziende che hanno già comunicato l'inizio dell'attività effettiva.

pf


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