News 2015
Lettera del presidente della Provincia al Ministro per gli Affari regionali
Assieme ai presidenti delle Regioni a Statuto speciale (Friuli Venezia Giulia, Val d'Aosta, Sicilia e Sardegna) e della Provincia autonoma di Treno, il presidente della Provincia autonoma di Bolzano Luis Durnwalder ha inviato una lettera al Ministro per gli Affari regionali Enrico La Loggia. Una missiva contenente una proposta riguardante le disposizioni relative alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome, da inserire nel progetto di modifica della Costituzione, annunciato dal Governo, nonchè un'ulteriore proposta per la definizione di un memorandum d'intesa per l'impostazione dei rapporti istituzionali tra il Governo e le medesime Regioni a statuto speciale e Province autonome.
Le proposte inserite dal Presidente Durnwalder nella lettera inviata al Ministro La Loggia, risultano concordate con i presidenti delle altre Regioni a statuto speciale e con il presidente della Provincia autonoma di Trento ed "intendono costituire le basi di riferimento per la prosecuzione del confronto sulle specifiche questioni istituzionali delle autonomie differenziate".Per quanto riguarda le proposte in relazione al progetto di modifica costituzionale, il Presidente della Giunta provinciale fa riferimento al primo comma dell'articolo 116 della Costituzione. Secondo i presidenti delle Regioni e Province a statuto speciale sarebbero da aggiungere le seguenti parole: "approvata dalle Camere, in seconda deliberazione, previo voto favorevole dei consigli delle Regioni e delle Province autonome interessate. Con le medesime procedure sono adottate anche le modifiche ai predetti statuti".
Una seconda proposta investe invece le norme transitorie del disegno di legge di modifica della Costituzione. Viene richiesto di aggiungere un articolo specificatamente destinato alle norme transitorie per le Regioni a statuto speciale e le Province autonome che prevederebbe al suo comma 1: "Le disposizioni previste dalla presente legge costituzionale si applicano alle regioni a statuto speciale e alle province autonome di Trento e Bolzano esclusivamente ove prevedano forme di autonomia più ampie rispetto a quelle di cui esse già dispongono secondo i rispettivi statuti di autonomia e le relative norme di attuazione".
La lettera inviata al Ministro per gli Affari Regionali contiene anche le proposte delle Regioni e Province a statuto speciale per la definizione di un memorandum di intesa avente per oggetto le norme di attuazione statutarie e il metodo di impostazione dei reciproci rapporti istituzionali. L'obiettivo, come scrive il Presidente Durnwalder, è quello di definire un efficace metodo di impostazione dei rapporti istituzionali, il più possibile coerente con le specificità delle autonomie speciali.
Partendo proprio da una serie di considerazioni: dalla persistente difficoltà che accompagna la conclusione dell'iter di approvazione ed emanazione di numerose norme di attuazione, anche di rilevante impatto istituzionale, finanziario ed organizzativo, all'esistenza di numerose proposte di norme di attuazione satatutaria per le quali non è ancora definito un quadro programmatico delle priorità o dei tempi di elaborazione ed esame dei testi presso le commissioni paritetiche e poi presso il Governo; per proseguire poi con la partecipazione di Regioni e Province a statuto speciale ai procedimenti di definizione ed attuazione degli atti comunitari, di intese o accordi a carattere internazionale o a carattere bilaterale con il Governo riguardanti materie per le quali Regioni e Province autonome vantano potestà legislativa concorrente, e con la necessità di porre il parametro della bilateralità alla base anche delle future evoluzioni volte al miglioramento qualitativo e quantitativo dei rapporti istituzionali.
Partendo da queste considerazioni sono quattro le proposte avanzate. A cominciare dai rispettivi rapporti istituzionali tra Governo e Regioni e Province a statuto speciale da fondare sulla base dei criteri generali della bilateralità "anche nell'accezione del principio di leale collaborazione" e della programmazione periodica e concertata "degli argomenti da affrontare per la definizione di specifici atti di rispettiva competenza, ovvero di intese o accordi, ovvero, di reciproca consultazione, ove previsto e ritenuto necessario".
Criteri generali che secondo i presidenti di Regioni e Province a statuto speciale debbono applicarsi anche per la sistematica informazione e consultazione delle Regioni e Province autonome interessate durante tutte le fasi del perfezionamento delle intese, degli accordi o degli atti governativi riguardanti specificatamente le stesse Regioni e Province, "anche con riferimento alle norme di attuazione già oggetto di parere favorevole da parte delle Commisioni paritetiche, nonchè alle procedure di infrazione e al contenzioso comunitario, quando riguardano atti o norme di Regioni o Province autonome". Il Governo inoltre- si legge sempre nella proposta inviata al Ministro La Loggia - è impegnato ad assicurare adeguata informazione a Regioni e Province autonome relativamente le fasi che precedono e seguono le deliberazioni del Consiglio dei Ministri di interesse regionale o provinciale.
Inoltre, dopo aver posto l'accento sulla rilevanza che che verrà data da entrambe le parti a tutte le fasi di definizione e perfezionamento delle ulteriori riforme costituzionali, sia a quelle già in corso d'esame che a quelle future, Governo, Regioni e Province si impegnano a ricercare soluzioni e posizioni comuni, anche prevedendo il più possibile fasi specifiche di concertazione preventiva tra Regioni e Province autonome stesse.
Infine l'elenco delle proposte si conclude con la richiesta di programmazione sistematica di fasi e incontri congiunti per l'approfondimento e il confronto comune tra Regioni, Province autonome e Governo con particolare riferimento anche alla partecipazione delle stesse alle fasi ascendente o discendente dell'iter di formazione e rispettivamente di attuazione degli atti e delle norme comunitarie.
mt