Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Dalla Giunta: sostegno agli asili nido nei comprensori sanitari

La Giunta provinciale ha approvato un contributo di 600mila euro a favore dell’assistenza ai bambini del personale sanitario nei quattro comprensori sanitari.

Asili nido: la Provincia sostiene anche quelli nei comprensori sanitari

La conciliazione famiglia-lavoro è un impegno gravoso per molti genitori: "Questo vale anche per i papà e le mamme che lavorano nel settore della sanità e non possono contare sempre su tempi di lavoro regolari e su passaggi puntuali delle consegne a cambio turno", sottolinea il presidente Arno Kompatscher. La Giunta provinciale ha pertanto confermato oggi il contributo annuale di 600mila euro a favore dei servizi di assistenza ai bambini del personale dei quattro comprensori sanitari. 

In concreto, le opportunità di assistenza all’infanzia si realizzano nell’asilo nido del comprensorio sanitario di Bolzano ubicato nell’edificio della scuola superiore Claudiana, dove la cooperativa "Casa Bimbo/Tagesmutter" assiste in media 28 bambini, mentre nell’asilo nido all’ospedale di Merano, gestito dalla cooperativa sociale "Quarantacinque" sono accolti attualmente 60 bambini. Altre strutture sostenute dalla Provincia attraverso questo contributo sono l’asilo nido di Bressanone con 15 bambini, sempre gestito dalla cooperativa sociale "Quarantacinque", e l’asilo nido del comprensorio sanitario di Brunico, dove è stata attivata una convenzione con l’associazione "Die Kinderfreunde Südtirols" per 7 posti di assistenza. 

"Come pubblica amministrazione vogliamo dare il buon esempio e sostenere le famiglie dove possibile", spiega l'assessora Martha Stocker motivando l’intervento per i genitori che lavorano nel servizio sanitario provinciale. Con la prosecuzione del sostegno verso posti di lavoro attenti alle esigenze familiari nell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige si cerca inoltre di mitigare la carenza di personale specializzato nel settore. "Grazie anche a questa forma di aiuto, molti collaboratori che sono necessari per garantire la continuità nell’assistenza tornano in anticipo o comunque fanno rientro nel loro posto di lavoro", conclude l’assessora.

pf


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