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Prodotti fitosanitari: limitare al minimo necessario

Tracce di prodotti fitosanitari non significano automaticamente rischio per la salute: l'assessore Schuler risponde alla lettera degli ambientalisti venostani.

In risposta alla lettera aperta del gruppo ambientalista della val Venosta in tema di utilizzo dei prodotti fitosanitari e contromisure, l'assessore provinciale all'agricoltura Arnold Schuler ricorda che il settore in Alto Adige è regolato in maniera precisa dalle prescrizioni della coltivazione integrata e dalle associazioni bio e che l'impiego di prodotti fitosanitari viene limitato alla misura necessaria: "Solo per il fatto che sia misurabile non significa che sia automaticamente preoccupante per la salute. Tutto dipende dalla quantità", osserva Schuler.

Si ricorda inoltre che per ogni alimento valgono limiti specifici di residui e che le quantità massime di residui fissate per legge in milligrammi per chilo restano generalmente al di sotto della quantità tossica per la persona. A maggio, su incarico del gruppo ambientalista venostano, sono stati effettuati prelievi a campione in otto punti della valle confinanti con meleti: vicino alle scuole elementari di Tarces, Oris, Ciardes, vicino al campo sportivo di Coldrano, al parco giochi di Naturno, sulla ciclabile di Plaus, in un giardino privato e in un'area verde di Prato Stelvio. I campioni e i loro residui fitosanitari sono stati analizzati nel Laboratorio di analisi dell'Agenzia provinciale per l'ambiente. "Le quantità residue rinvenute nell'erba sono rimaste in gran parte molto al di sotto dei limiti massimi consentiti per i prodotti alimentari, con due eccezioni che saranno analizzate più in profondità", spiega Schuler. Va inoltre detto che singoli residui sull'erba - non destinata al consumo - sono più elevati ma non sono comparabili con i residui sugli alimenti. "Riguardo alla valutazione tossicologica degli elementi contaminanti, i valori sono ridotti", informa Schuler. Anche l'esperto che ha interpretato i dati per contro del gruppo ambientalista è giunto alla conclusione che nel raffronto molti dei valori residui sono bassi. Complessivamente si può affermare che l'attuale situazione è migliorata rispetto ai prelievi a campione effettuati nel 2014, malgrado la situazione meteo non abbia aiutato.

"Tuttavia bisogna continuare a fare il possivile per ridurre al minimo le tracce di residui. C'è ancora potenziale di miglioramento, specie nella tecnica dei trattamenti, nella rinuncia a determinati fitosanitari, nelle analisi dei residui", sottolinea l'assessore. Schuler esorta nuovamente il gruppo ambientalista venostano a coinvolgere l'amministrazione provinciale e i sindaci in loco nei controlli e nei prelevamenti, non soltanto perchè sono responsabili di tutte le eventuali misure, ma anche per risalire meglio alle cause. "Proseguiremo nel prelievo a campione per garantire ulteriore sicurezza e per verificare l'efficacia delle contromisure", conclude Schuler.

 

 

pf


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