News 2015
Distretti sanitari di Alto Adige e Veneto a confronto
Lo sviluppo dei servizi distrettuali sanitari, in modo da renderli sempre più completi e vicini ai cittadini, è stato il tema al centro del confronto tra una delegazione della sanità altoatesina, guidata dall'assessore provinciale Otto Saurer, con dirigenti e operatori del Veneto.
Negli ultimi anni la Ripartizione provinciale Sanità, attraverso l’Ufficio distretti sanitari, ha investito molto nello sviluppo di servizi distrettuali, in modo da renderli sempre più completi, di qualità e vicini ai cittadini. Per un produttivo confronto su quanto realizzato ma anche per raccogliere nuove idee per migliorare ulteriormente i servizi stessi, l'assessore provinciale alla Sanità Otto Saurer e una delegazione composta da funzionari della Ripartizione Sanità, direttori del territorio, coordinatori infermieristici dei distretti delle quattro Aziende sanitarie e medici di medicina generale, hanno incontrato dirigenti e operatori della ULSS 8 di Asolo del Veneto, Azienda sanitaria di eccellenza, che nel 2002 ha tra l'altro conseguito il pareggio di bilancio. All'incontro erano presenti anche l'assessore regionale del Veneto Serrajotto e i sindaci dei comuni dell’Azienda.Molti sono stati i contenuti del confronto tra dirigenti e operatori delle due realtà: relativi ai servizi e alle prestazioni, alle metodologie d’erogazione e alle modalità di gestione, sempre con lo scopo di individuare le strategie più efficaci. La delegazione altoatesina ha raccolto importanti informazioni sulle caratteristiche e la struttura organizzativa del distretto nella ULSS 8 di Asolo, sull’organizzazione del dipartimento di salute mentale, sull’ospedalizzazione a domicilio.
L'assessore Saurer e i dirigenti altoatesini hanno inoltre voluto approfondire gli aspetti della collaborazione tra distretto, geriatria, anestesia e altri reparti per le cure palliative, della continuità terapeutica, in particolare tra ospedale e territorio e viceversa, specie per la gestione di situazioni relative all'anziano fragile, del coinvolgimento dei genitori nel servizio di neuropsichiatria infantile, sin dal momento della presa in carico, al fine di facilitare il successivo rapporto con il servizio stesso e per assumere azioni di miglioramento del servizio stesso. Si è discusso anche del sempre maggiore coinvolgimento dei medici di medicina generale per l’appropriato uso dei servizi da parte della popolazione ed un’attenta gestione delle prescrizioni di farmaci al fine di evitare sprechi di risorse e rischi per la salute.
Particolare interesse hanno destato il collegamento informatico dei medici di medicina generale con l’Azienda sanitaria per la trasmissione in tempo reale dei referti di esami, la lettera di dimissione ed informazioni sui pazienti e la cartella informatizzata ondine, in fase di avanzata elaborazione nell’Azienda di Asolo, che consente di raccogliere in un’unica sede tutte le informazioni sull’assistito da parte dei medici di medicina generale, dei medici specialisti ospedalieri, gli esami che il paziente esegue.
È stata effettuata anche una visita al Ser.T (Servizio per le tossicodipendenze) di Castelfranco Veneto, dove viene portato avanti anche un innovativo programma per il trattamento delle persone dipendenti dal gioco. Per continuare il confronto, ma anche conoscere meglio le esperienze di eccellenza dei servizi sanitari territoriali dell’Alto Adige, dirigenti ed operatori della Azienda U.L.S.S di Asolo ricambieranno la visita in autunno.
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