News 2015
Presentazione delle prove sperimentali in frutti-viticoltura biologica: 21 e 22 agosto 2003 al Centro "Laimburg" e in Trentino
Domani (giovedì 21) e venerdì 22 agosto il settore Agricoltura biologica del Centro sperimentale "Laimburg" e il gruppo Difesa della Stazione sperimentale di San Michele all’Adige presentano i risultati sperimentali ottenuti nel 2003 nell’ambito della fruttiviticoltura biologica.
Con e non contro la natura! Questo è il motto dell’agricoltura biologica. Per l’attività sperimentale in fruttiviticoltura biologica è una grande sfida che il settore Agricoltura biologica del Centro sperimentale provinciale "Laimburg" si pone da 10 anni. L’investimento in questo settore è stato produttivo, come dimostra la superficie frutticola biologica in Alto Adige che negli ultimi 10 anni ha avuto un incremento 6 volte maggiore rispetto alla superficie iniziale, arrivando ad un totale di 765 ha.Le mele biologiche dell’Alto Adige rappresentano la maggior quota di mercato a livello europeo con un 40-50 % della produzione biologica europea. Anche la qualità delle mele si posiziona su un alto livello qualitativo reggendo bene il confronto a livello internazionale. Questo viene anche dimostrato dai buoni risultati commerciali raggiunti negli ultimi anni.
L'attività del settore sarà al centro delle due giornate promosse al Centro Laimburg (giovedì 21) e all'Azienda sperimentale Navesel di Rovereto (venerdì 22). Nella tappa altoatesina è fissata la presentazione bilingue - dalle 13.30 di domani - delle prove sperimentali effettuate in frutticoltura nel corso dell'anno dal Settore Agricoltura biologica. In Trentino venerdì 22, dalle 9.15, si parlerà di prove in viticoltura.
I punti essenziali della presentazione delle prove vertono quest’anno su regolazione della produzione, ticchiolatura e oidio. Regolazione della produzione: accanto al diradamento in piena fioritura, quest’anno sono stati presi in esame nuovi sistemi di potatura e provvedimenti colturali che sono in grado, nell’arco di un breve periodo di tempo, di controllare l’attività fotosintetica. Con la combinazione di queste tecniche si tenta di ridurre il problema dell’alternanza. Regolazione dei funghi: anche in questo campo sono state prese in esame delle nuove strategie. Per la lotta alla ticchiolatura (che rappresenta la malattia più temuta in frutticoltura biologica) non si è ricorso solamente alla sperimentazione di prodotti biologici, ma si sono sperimentati anche delle pratiche di carattere sanitario. Attraverso una degradazione accelerata delle foglie e un allontanamento dall’impianto della fonte di inoculo principale (foglie cadute a terra) il potenziale di infezione dovrebbe ridursi limitando l’attacco di ticchiolatura.
Un ulteriore punto fondamentale nella presentazione delle prove è dato dalla dimostrazione pratica di diverse macchine per la lavorazione del terreno sotto la chioma, che servono a regolare la crescita delle erbe infestanti, un problema in agricoltura biologica a causa della rinuncia all’utilizzo degli erbicidi.
I colleghi dei mass media sono invitati a seguire le presentazioni.
Allegato: programma delle 2 giornate
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