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Sanità e pensionati: la Provincia precisa

In merito alle posizioni espresse dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei pensionati nella conferenza stampa di martedì 19, il direttore della Ripartizione provinciale sanità, Paolo Spolaore, fornisce alcune precisazioni.

Il direttore di Ripartizione, Paolo Spolaore, precisa che il redditometro sanitario o “sanitometro” è stato discusso dal Comitato civico provinciale nel 2003 in due riunioni (4 febbraio e 19 aprile), "nel corso delle quali sono stati spiegati dai funzionari provinciali i principi e le modalità di funzionamento di questo strumento. Il Comitato civico provinciale, un organo consultivo che raccoglie i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e delle associazioni di categoria, dei Comuni, delle Aziende sanitarie e il Difensore Civico, si esprimerà presumibilmente fra qualche settimana."

Si conferma che un rappresentante sindacale all’interno del Comitato civico, a nome di tutte e quattro le associazioni sindacali, e i rappresentanti sindacali dei pensionati in altra sede hanno espresso all’assessore Saurer la necessità di discutere ad un tavolo separato la questione della compartecipazione. "È stata quindi costituita un’apposita commissione - puntualizza Spolaore - che si è riunita il 23 maggio, 10 giugno ed 11 giugno per esaminare la bozza di regolamento per il sanitometro, e da parte sindacale sono state avanzate proposte di modifica. Tali proposte devono essere discusse ancora con i rappresentanti delle associazioni di categoria e all’interno del Comitato civico stesso. Non risponde quindi a verità che l’Amministrazione provinciale “snobbi” i rappresentanti dei sindacati."
Alle richieste scritte, specifica il direttore della Ripartizione Sanità, "è stato risposto per quanto possibile nel corso delle riunioni con i rappresentanti sindacali, con i quali ogni autunno ci sono sempre stati degli incontri comuni, che hanno portato anche alla sottoscrizione di protocolli di intesa su varie questioni. Un rallentamento estivo dell’attività degli organi collegiali è fisiologico."

In merito al ticket, si ricorda innanzitutto che questa misura non è stata introdotta tanto per rimpinguare i fondi della sanità quanto per meglio gestire gli accessi alle prestazioni e in particolare per calmierare il consumo inappropriato di prestazioni da parte delle fasce di utenza che ne hanno meno bisogno. "Prova ne sia che proprio le fasce di utenza che maggiormente abbisognano di prestazioni sanitarie (minori ed anziani) sono state ampiamente esentate dal pagamento del ticket", ricorda Spolaore.
Proprio per la tanto lamentata compartecipazione per le spese di ricovero ospedaliere, la maggioranza delle persone anziane sono esenti dal ticket. "La nostra politica sulle esenzioni non ha uguali nei paesi e regioni confinanti: ricordo che abbiamo introdotto un aumento dell’esenzione da 1 a 1,5 del reddito minimo di inserimento per tutte le persone con redditi bassi, introdotto anche un’esenzione totale per figli a carico in famiglie che non raggiungono il reddito annuale di 70 milioni delle vecchie lire e l’esenzione parziale al 50% per tutti i figli a carico). Gli esperti esterni incaricati di verificare la compatibilità sociale delle nostre misure di compartecipazione hanno affermato che dalla regolamentazione le persone anziane appaiono essere addirittura privilegiate rispetto alle famiglie con figli a carico."
Si è comunque deciso di soprassedere almeno per un anno alla modifica della normativa sulla compartecipazione per valutare quindi la necessità di apportare miglioramenti una volta che lo strumento della compartecipazione abbia dimostrato la sua reale efficacia nella diminuzione del ricorso a prestazioni inappropriate.

In merito all’affermazione che la Provincia utilizzerebbe le innovazioni proposte dal sindacato pensionati per rivenderle come proprie, il direttore Spolaore fa presente "che il coinvolgimento dei medici nella territorializzazione dei servizi risale al Piano sanitario provinciale 1998 – 2001 e che comunque ogni ulteriore passo è materia di contrattazione sindacale. Ultimo, ma non di meno, sulla cosiddetta sanicard i rappresentanti dei sindacati pensionati con le loro legittime raccomandazioni sfondano una porta aperta, basti vedere le assicurazioni rilasciate negli ultimi tempi dai rappresentanti di questo Assessorato", conclude Spolaore.

pf


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