Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Conferenza con lo scopritore Luca Bindi: "Quasicristalli naturali" (12/4)

L’avvincente storia dei quasicristalli naturali, la loro origine extraterrestre e le sfide che pongono alla scienza sono al centro della conferenza dal titolo “Quasicristalli naturali - messaggeri dallo spazio esterno”, in programma martedì 12 aprile alle ore 20, al Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige.

Una delle 100 più importanti scoperte scientifiche dell’anno: così il Washington Post, autorevole quotidiano statunitense, definì nel 2009 quella dei quasicristalli naturali a opera dell’italiano Luca Bindi. Ma cosa sono i quasicristalli? E perché quelli “naturali” sono ritenuti così importanti?

Si tratta di forme di solidi nei quali gli atomi sono disposti in maniera non periodica, cioè non ripetitiva, e seguono simmetrie ritenute impossibili in natura, tanto che si pensava potessero essere creati solo in laboratorio, utilizzati per gli scopi più diversi grazie alle eccezionali caratteristiche di resistenza – dalle lamette da barba alle pellicole antiaderenti delle pentole.

Sette anni fa Luca Bindi individuò invece il primo quasicristallo in natura, di origine extraterrestre, su un frammento di meteorite conservato al Museo di Storia naturale di Firenze. Dimostrò così due cose: che la natura è in grado di formare oggetti con simmetrie finora considerate proibite e che i quasicristalli riescono a rimanere stabili per periodi di tempo cosmici. Conclusioni, queste, importantissime, viste le enormi applicazioni pratiche di tali solidi.

Dei quasicristalli naturali, della loro storia e dei quesiti che pongono alla scienza (come si formano? in che condizioni?) parlerà proprio lo scopritore Luca Bindi in una conferenza in programma martedì 12 aprile alle ore 20 al Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige.

Professore di Mineralogia e Cristallografia all’Università di Firenze, Bindi è autore di numerose pubblicazioni e ha vinto diversi premi nazionali e internazionali per le sue ricerche. Nel 2011 ha partecipato, insieme al suo team di scienziati delle università di Princeton, Harvard e Mosca, a un’avventurosa spedizione in Kamchatka, sulle tracce del meteorite da cui proveniva il campione analizzato a Firenze. Ciò gli ha permesso di scoprire anche un secondo quasicristallo naturale.

L’ingresso alla conferenza è libero.

 

Info: Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, via Bottai 1, Bolzano, tel. 0471 412964, web www.museonatura.it

Per saperne di più sui musei in Alto Adige: www.musei-altoadige.it

FG


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