Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Apprezzata sistemazione sostenibile del fiume Adige

Le tecniche impiegate per la sistemzione del fiume Adige hanno incontrato l'apprezzamento dell'esperto svizzero di Naturaqua, Kaspar Aman, che nei giorni scorsi ha approfondito i principi dell'allestimento ecologico e naturale dei fiumi assieme a una quarantina di tecnici dell'Agenzia per la Protezione Civile.

Una quarantina di tecnici dell'Agenzia per la Protezione Civile hanno approfondito i principi dell'allestimento ecologico e naturale dei fiumi (Foto: USP/Agenzia per la Protezione Civile )

Gli addetti dell'Agenzia per la Protezione Civile sono impegnati a riconsegnare il più possibile alla natura, ricreando habitat per flora e fauna, spazi dei corsi d'acqua sottoposti allo sfruttamento idrico. Allo stesso tempo l'obiettivo è quello di garantire sicurezza e prevenire situazioni di pericolo in caso di eventi di piena.
La bontà della via intrapresa dall'Agenzia per la Protezione Civile nella sistemazione idro-ecologica viene confermata anche da esperti esterni quali l'ecologo svizzero Kaspar Aman di Naturaqua. Nei giorni scorsi, assieme a una quarantina di tecnici dell'Agenzia per la Protezione Civile, ha approfondito i principi dell'allestimento ecologico e naturale dei fiumi. In particolare sono stati presi in esame gli interventi lungo il fiume Adige. Sono stati visionati in particolare quelli eseguiti a Bolzano e Terlano, in cui si vanta un'esperienza lunga oltre 15 anni e standard elevati.  
Valutazione positiva è stata espressa anche per gli interventi strutturali sulle sponde dell'Adige nei pressi di Castelfirmiano, conclusi nel tardo autunno e finanziati dalla società SE Hydropower quale intervento ambientale compensativo come contropartita per lo sfruttamento idroelettrico secondo la direttiva UE sui corsi d'acqua.
L'esperto ha affermato che tali interventi comportano da subito dei miglioramenti sensibili dal punto di vista ecologico. Quale ulteriore misuraAman ha sollecitato un maggior coinvolgimento delle organizzazioni ambientaliste prima dell'avvio degli interventi.
In tal senso sono già stati previsti incontri annuali di confronto con i gruppi ambientalisiti locali per le quattro zone di riferimento della sistemazione bacini montani. 

SA


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