Sanità / Sociale | 01.03.2016 | 16:33

Riforma Servizio sanitario provinciale: Assessora Stocker respinge critiche

L’assessora provinciale alla sanità Martha Stocker in risposta alle critiche del segretario del sindacato ASGB Tony Tschenett afferma: L’ASGB non conosce i dettagli della riorganizzazione del Servizio sanitario provinciale e va a creare per l’ennesima volta insicurezza fra il suo personale.

In primo luogo l’assessora Stocker sottolinea come Tschenett non conosca i dettagli della proposta ufficiale per la riorganizzazione del Servizio Sanitario Provinciale e come sia pertanto sorprendente che possa esprimere delle critiche al riguardo. Infatti, essa sarà presentata ufficialmente alle parti in causa e ai sindacati di categoria il prossimo 10 marzo.
Facendo riferimento all’affermazione di Tschenett che la riforma comporti un enorme regresso, dal momento che il comparto dell’assistenza infermieristica dovrebbe dipendere in toto da quello medico, l’assessora Stocker chiarisce come essa non corrisponda affatto al vero. Infatti, in base alla proposta in futuro i dirigenti tecnico-assistenziali di sedi ospedaliere, come del resto i dirigenti medici ospedalieri, dipenderanno dal direttore di Rete ospedaliera. Per quanto attiene i contenuti i dirigenti tecnico-assistenziali ospedalieri dipenderanno dal direttore tecnico-assistenziale della direzione generale del Servizio sanitario. Anche in futuro è prevista a tutti i livelli una gestione collegiale del Servizio sanitario tra direttore sanitario, direttore tecnico-assistenziale e direttore amministrativo.
Tema in discussione è l’individuazione della figura che sia la prima persona di riferimento per il direttore di Rete sanitaria. Secondo la proposta fatta dall’assessora Stocker questa figura dovrebbe essere il coordinatore sanitario di comprensorio.
La discussione sulle varie ipotesi, anche sulla presunta privatizzazione dei settori amministrativi citata dal presidente del’ASGB Tschenett, secondo l'assessora Stocker, dovrebbe essere avviata una volta presentata la proposta definitiva di riorganizzazione.

SA