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Dalla Giunta: nuovo laboratorio sensoriale a Laimburg

Un nuovo laboratorio sensoriale, all'interno del quale analizzare al meglio i prodotti made in Südtirol. Verrà realizzato presso il Centro di sperimentazione Laimburg e costerà 600mila euro. Oggi (1° marzo) su proposta dell'assessore Arnold Schuler, la Giunta provinciale ha dato il via libera al programma volumetrico.

Il laboratorio sensoriale del Centro Laimburg verrà suddiviso in 16 stazioni di degustazione

L’analisi sensoriale è la disciplina scientifica impiegata per misurare, analizzare ed interpretare le sensazioni che possono essere percepite dai sensi della vista, dell’olfatto, del gusto, del tatto e dell’udito. Basta questa definizione per capire l’importanza che una materia del genere può ricoprire per i prodotti agroalimentari, in maniera particolare in un settore caratterizzato da una sempre maggiore attenzione da parte dei consumatori. Nell’ambito del piano d’azione per la ricerca e la formazione nei settori dell’agricoltura montana e delle scienze alimentari, varato lo scorso settembre dalla Giunta provinciale, uno degli investimenti previsti riguarda proprio la realizzazione di un laboratorio sensoriale.

La location individuata, e non poteva essere altrimenti, è stato il Centro di sperimentazione Laimburg, e oggi (1° marzo), su proposta dell’assessore all’agricoltura Arnold Schuler, è arrivato il via libera al programma volumetrico della struttura. Il laboratorio verrà realizzato nell’ex appartamento del custode del Centro Laimburg, avrà una superficie di circa 220 metri quadrati, e al suo interno troveranno posto 16 stazioni di degustazione. Necessario l’adeguamento degli impianti di areazione, ventilazione e climatizzazione, nonché delle strutture termiche ed elettriche, è prevista anche la chiusura dell’attuale terrazza con la realizzazione di una speciale copertura in grado di proteggere il laboratorio dai raggi solari.

La spesa ipotizzata supera di poco i 600mila euro, e c'è la possibilità che vi sia un co-finanziamento da parte del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) nell’ambito del bando 2015 per ricerca e innovazione. “La ricerca, la sperimentazione e la formazione sono dei pilastri per lo sviluppo dell'agricoltura altoatesina”, sottolinea Schuler, mentre il presidente Arno Kompatscher aggiunge che “si tratta di un investimento nel futuro della nostra terra. Grazie alla stretta collaborazione con i vari partner presenti sul territorio, puntiamo a sviluppare un settore sempre più sostenibile sostenendo la produzione di qualità”.

mb

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