Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Ritrovamenti archeologici in Oltradige, presentato un nuovo libro

E' stato pubblicato il quinto volume della collana del Museo archeologico dell’Alto Adige: questo libro acconta la storia degli insediamenti abitativi risalenti al mesolitico di Appiano e Caldaro da un punto di vista archeologico.

Mussner: "Rendere accessibili al pubblico le testimonianze archeologiche"

Il libro è suddiviso in due parti: nella prima vengono trattati i
periodi preistorici che vanno dal mesolitico all’età del ferro con
dettagliati studi topografici e nuovi dati scientifici sull'epoca
romana, mentre la seconda parte è costituita da trentadue articoli su singoli siti archeologici. Per la maggior parte si tratta di nuovo materiale proveniente da siti già conosciuti, mentre altri trattano invece siti finora completamente ignoti. "Con quest'opera - sottolinea la direttrice dei Musei provinciali Karin Dalla Torre - il Museo archeologico dell’Alto Adige conferma ancora una volta di adempiere in pieno ad uno dei suoi compiti: quello di sostenere la ricerca scientifica, che rappresenta un cardine fondamentale dell'attività museale".

Dopo "Il Sacro Angolo", "Archeologia dell'Oltradige" è il secondo volume della collana del Museo archeologico a occuparsi di preistoria e protostoria di una zona della nostra Provincia. Spesso tra attività di scavo, analisi scientifica e pubblicazione dei dati archeologici vi è una certa distanza temporale, ed è per questo che risultano importanti l'elaborazione e la pubblicazione sistematica dei luoghi di ritrovamento. L’assessore provinciale ai Musei Florian Mussner è perciò convinto che "la conservazione delle testimonianze archeologiche non basta. Salvaguardia e messa sotto tutela costituiscono solo il primo passo; il secondo deve essere l’elaborazione scientifica di tali testimonianze e, con ciò, la loro restituzione alla società – che è interessata al proprio passato - in forma di sapere".

Accanto alla pubblicazione di uno o più siti di ritrovamento, si pone però anche la necessità di uno sguardo d'insieme: nel caso del volume sull'Oltradige è stato scelto un territorio chiaro e ben definito, annoverato ancora oggi come uno dei più belli della provincia di Bolzano e tra quelli con le condizioni climatiche e di economia rurale più favorevoli a un insediamento persistente. Condizioni, queste, tanto più importanti in periodo preistorico. Non a caso l’Oltradige rientra tra le zone più ricche di fonti archeologiche di tutto l’Alto Adige, un'area che da tempo si desiderava indagare e proporre in forma sistematica. Il risultato è un’esatta documentazione – la prima per la provincia di Bolzano – della millenaria continuità e della simultanea densità d’insediamento in un’area come quella rappresentata dalle terrazze moreniche dell’Oltradige.

USP

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