Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Approvato ddl su sanità, sociale, lavoro e pari opportunità

Nell'ultima seduta la Giunta provinciale ha approvato il disegno di legge che modifica alcune norme in materia di salute, politiche sociali, lavoro e pari opportunità. Sono previste novità e semplificazioni nel sostegno ai giovani medici, nella lotta alla dipendenza da gioco, nel sociale e nella promozione della donna.

Dal nuovo ddl novità anche nel settore della sanità per i medici

Il nuovo disegno di legge comprende un pacchetto di novità con adeguamenti e modifiche normative, “come le misure per favorire i giovani medici e contrastare la carenza di personale nel settore, per estendere gli interventi contro la dipendenza da gioco o per migliorare il sostegno ai pazienti affetti da mucoviscidosi”, spiega l’assessora competente Martha Stocker. Tra le misure figurano anche la semplificazione dei testi di legge sui servizi sociali, il sostegno delle persone con disabilità nell’accesso al lavoro, l’aggiornamento della legge sulla parificazione e promozione della donna.

Nella sanità una novità importante riguarda il sostegno di giovani medici di medicina generale e specialisti: attraverso un’indennità aggiuntiva si vuole incentivarli a svolgere una formazione in Alto Adige. Il ddl prevede inoltre la possibilità per medici specialisti nella fase di formazione di usufruire di un part time per un periodo di 12 mesi. “In tal modo andiamo incontro alle esigenze di molti giovani medici di conciliare famiglia e lavoro”, sottolinea Stocker. Le ore mancanti vanno recuperate per raggiungere gli obiettivi didattici, così da non pregiudicare la qualità della formazione. Previsto anche un sostegno per l’apertura di ambulatori di medicina generale. La Provincia e i Comuni possono mettere a disposizione gratuitamente i locali, in più la Giunta provinciale può finanziare la ristrutturazione e le dotazioni di ambulatori medici nelle aree periferiche e svantaggiate nonché favorire la medicina di gruppo. Il ddl proroga per altri cinque anno la disposizione che, per garantire i servizi, ammette la l’assunzione con contratto a tempo determinato di medici e dirigenti sanitari anche non in possesso di una formazione medica specialistica.

Tra le misure nel campo delle dipendenze il ddl approvato dalla Giunta porta il divieto di somministrare e vendere bevande alcoliche dagli attuali 16 a 18 anni di età del cliente. Vengono inoltre ampliati i luoghi sensibili in cui vietare sale gioco e altre strutture simili: in futuro il divieto vale anche per l’installazione di slot (macchine da gioco) nelle rivendite tabacchi. Nelle aree sensibili rientrano, in aggiunta alle attuali (strutture scolastiche, centri giovanili, spazi frequentati da bambini e giovani) anche tutte le strutture private e pubbliche dei servizi sociali e sanitari. Negli esercizi pubblici e nelle rivendite tabacchi vengono completamente vietati totem che consentono l’accesso a poker room virtuali. Altri articoli del ddl puntano a migliorare il sostegno dei pazienti affetti da mucoviscidosi, ad ampliare i premi mensili come incentivo alla terapia occupazionale per persone seguite dai servizi psichiatrici, a favorire le comunità alloggio per persone seguite dal Centro di salute mentale. 

Nel settore sociale il ddl accorpa le attuali disposizioni sui servizi sociali e crea quindi un testo unico semplificato e omogeneo. Inoltre viene completata la legge provinciale sulla partecipazione e inclusione delle persone con disabilità soprattutto per sostenere le loro opportunità di lavoro. “Un impegno che vogliamo ancora potenziare”, sottolinea l’assessora Stocker. Il ddl adegua infine anche la legge sulla parificazione e promozione della donna, con l’obbligo di garantire che ciascun genere sia rappresentato per almeno un terzo negli organismi degli enti pubblici. Sia il componente effettivo che quello sostituto dovranno appartenere allo stesso genere.

Lunedì 29 febbraio l’assessora Stocker presenta il ddl alle parti sociali, alle associazioni di categoria, agli Ordini professionali, ai sindacati di categoria, alle organizzazioni rappresentanti i pazienzi, ai vertici dell’Azienda sanitaria provinciale, alle Comunità comprensoriali e al Comitato provinciale pari opportunità.

pf


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