Giornata dell’Autonomia 2014

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Schengen e migranti: il presidente UE Tusk sostiene il modello Euregio

Parlando del rischio crisi nello spazio di Schengen, nel suo intervento oggi (10 febbraio) a Bruxelles il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk si é espresso per un'Europa delle Regioni senza frontiere interne e ha fatto riferimento al modello dell'Euregio. "Un riconoscimento e un sostegno ai massimi livelli UE", commenta il presidente Arno Kompatscher.

Il Comitato delle Regioni riunito a Bruxelles ha all'ordine del giorno una risoluzione sul tema "Le minacce allo spazio senza frontiere dell'UE (spazio Schengen)", sostenuta tra gli altri dal presidente Arno Kompatscher, membro effettivo del CdR. Nel corso della sessione plenaria è intervenuto il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, che ha affrontato il tema: in un passaggio del suo discorso ha fatto riferimento al rischio di una crisi nello spazio di Schengen e all’esigenza di non frammentare un’area con continui controlli alla frontiera, citando espressamente il Tirolo.

Il presidente Tusk ha detto tra l’altro che i confini sono stati tracciati fra Stati, non fra Regioni, e ha fatto riferimento all'area transfrontaliera dell'Euregio e alla particolarità di una popolazione che parla in tedesco, italiano e ladino. Nessuno vuole vedere un’area transfrontaliera lacerata da controlli permanenti alla frontiera, ha osservato Tusk, e queste situazioni testimoniano di come l’attuale crisi di fiducia nello spazio di Schengen sia così preoccupante. La sfida maggiore, ha concluso Tusk, è quella di tutelare Schengen in questa fase in cui l'Europa si trova a sperimentare la massima crisi nei flussi migratori. Non è esagerato dire, secondo Tusk, che le prossime sei settimane saranno decisive per il futuro dell’UE.

"Citare a modello la nostra esperienza transfrontaliera ci onora - commenta il presidente Arno Kompatscher le parole di Tusk - e il richiamo ad evitare i controlli permanenti va nella direzione da noi auspicata. Non possiamo permettere che interessi particolari possano minare il progetto europeo congiunto e che per questo l'Euroregione venga frammentata." Kompatscher non ha potuto essere presente a Bruxelles perché in serata impegnato a Roma per partecipare alla seduta del Consiglio dei ministri con all'ordine del giorno l'approvazione di alcune nuove norme di attuazione dello Statuto.

pf


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