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News 2015

Progetto "Sostegno nei primi anni di vita": operatori a confronto

Nell'ambito dell progetto "Sostegno nei primi anni di vita" si è svolto un workshop dedicato agli operatori dei settori coinvolti. Secondo l'assessora Stocker dalle esigenze e dalle esperienze delle famiglie con prole e delle persone che collaborano giungono input significativi al fine di predisporre un nuovo modello complessivo altoatesino.

L'assessora alle politiche sociali Martha Stocker (al centro) ha ringraziato gli oeperatori coinvolti nella predisposizione del nuovo modello complessivo altoatesino "Sostegno nei primi anni di vita" (Foto: USP/mp)

Per migliorare in tempo e in modo sostenibile le possibilità di sviluppo e la salute di bambini e genitori (donne in gravidanza e le famiglie con bambini piccoli fino ai tre anni) tenendo presenti le singole situazioni e risorse familiari, soprattutto in presenza di cosiddette famiglie a rischio, anche in Alto Adige si punta alla predisposizione di un programma organico che indichi possibili misure.

Al progetto "Sostegno nei primi anni di vita/Frühe Hilfen" sta lavorando il gruppo di lavoro misto, Provincia (Ufficio tutela minori e inclusione sociale/Ripartizione sanità/Agenzia per la famiglia)-Forum Prevenzione-Scuola provinciale superiore di sanità Claudiana-Libera Università degli studi di Bolzano-Facoltà Scienze della formazione.

Dopo i primi rilevamenti effettuati fra gli operatori dei distretti socio-sanitari altoatesini, quelli del settore educativo nonché famiglie con prole, oggi, martedì 2 febbraio, si è tenuto un workshop per gli addetti dei vari ambiti coinvolti. Un'occasione per scambiare le informazioni raccolte e individuare possibili sviluppi e potenziali dei "Sostegni nei primi anni di vita" alla luce dei dati raccolti e valutati.

Come ha fatto presente l'assessora provinciale alle politiche sociali Martha Stocker, possiamo ottenere indicazioni preziose per strutturare un'offerta coordinata e complessiva soprattutto guardando ad esempi della prassi. Dalle esigenze e dalle esperienze delle famiglie con prole e delle persone che collaborano con loro giungono, infatti, input significativi al fine della predisposizione del nuovo modello complessivo altoatesino.

 

SA


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