Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

L’ass. Gnecchi e gli assessori regionali al Lavoro: critiche alla delega in materia di mercato del lavoro

In trasferta ieri ed oggi a Roma per incontrare gli altri assessori regionali competenti per il Lavoro, l’assessora provinciale Luisa Gnecchi ha espresso insieme ai colleghi delle altre Regioni la propria contrarierà alla delega governativa in materia disoccupazione e mercato del lavoro. “Abbiamo chiesto il rinvio della discussione in sede di Conferenza unificata, e protestato contro l’ottica centralista con cui si continua a gestire la questione”.

Il coordinamento politico degli assessori al Lavoro ha discusso oggi a Roma del decreto legislativo sulla riforma del mercato del lavoro”: l’assessora Luisa Gnecchi, impegnata ieri ed oggi nella capitale per confrontarsi con i colleghi competenti, a livello regionale, in materia di lavoro ed occupazione, riferisce in merito agli esiti degli incontri avvenuti a Roma, nel corso dei quali i partecipanti hanno mantenuto la loro posizione di critica nei confronti della delega al Governo in materia di occupazione e mercato del lavoro. Dopo aver incontrato ieri il sottosegretario Maurizio Sacconi, il quale ha prospettato l’urgenza di affrontare anche in sede di Conferenza unificata il decreto legislativo in materia, gli assessori si sono riuniti quest’oggi nel Coordinamento politico e tecnico.

Già avevamo espresso, ed all’unanimità”, spiega Luisa Gnecchi, “parere contrario alla legge delega, ed i presidenti delle Regioni e delle Province autonome di Bolzano e Trento avevano confermato il loro parere negativo anche in sede di Conferenza Stato-Regioni. Molte Regioni, inoltre, hanno fatto ricorso alla Corte costituzionale contro la stessa legge delega”. Tuttavia, pare che in questo caso la spinta federalista che dovrebbe animare il Governo rimanga sopita: “Il Governo, però”, prosegue infatti l’assessora, “continua a dimostrare di non tenere conto delle modifiche costituzionali, e a fronte di dichiarazioni proclamate di federalismo dimostra ancora un eccessivo accentramento a Roma”.

Sono, quindi, gli assessori al Lavoro di tutte le Regioni che ritengono il decreto legislativo su occupazione e mercato del lavoro lesivo delle loro competenze, poiché esso non si limita a fissare i principi fondamentali in materia, ma contiene una disciplina dettagliata che invade le competenze regionali. In particolare, gli assessori richiedono un chiarimento sui rapporti di competenza tra Stato e Regioni su tre temi rilevanti: il regime di autorizzazione e accreditamento, l’istituzione della borsa lavoro continua nazionale e la definizione degli standards del SIL, Sistema Informativo Lavoro, e la riforma dell’apprendistato.

In particolare, però”, conclude Luisa Gnecchi, “il decreto risulta lesivo delle competenze delle Province autonome, tanto è vero che sia Trento che Bolzano richiedono di introdurre clausole per la salvaguardia specifica delle autonomie speciali”. Le Province autonome, infatti, sono dotate di competenze statutarie in materia di istituzione di commissioni per l’assistenza e l’orientamento dei lavoratori nel collocamento, di addestramento e  formazione professionale, libretti di lavoro, qualifiche professionali, “ed in particolare”, sottolinea l’assessora, “in materia di apprendistato, che noi consideriamo molto importante”.

Gli assessori hanno quindi chiesto che il tema non venga trattato nella Conferenza unificata di domani, ma venga rinviato all’incontro del 10 luglio prossimo. Una richiesta che, però, potrebbe non essere accolta, vista l’urgenza sottolineata da Sacconi. Inoltre, i rappresentanti regionali hanno valutato come indispensabile la programmazione di un incontro con i sindacati ed i rappresentanti di A.N.C.I. (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e U.P.I. (Unione Province Italiane) per confrontarsi sul decreto: da un lato, infatti, non ci si può esimere dal coinvolgere le rappresentanze sindacali, e, dall’altro, anche Comuni e Province hanno competenze specifiche in materia che devono essere considerate.

 

MC


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