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Contratti pubblici: Kompatscher discute la riforma con viceministro Nencini

Certezza del diritto, semplificazione e trasparenza, clausole sociali, qualificazione delle imprese: sono alcuni degli aspetti della riforma degli appalti che il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha discusso oggi (17 novembre) a Bolzano nel convegno con il viceministro alle Infrastrutture e trasporti Riccardo Nencini. Kompatscher ha preannunciato un vademecum con tutta la normativa.

Il presidente Kompatscher e il viceministro Nencini hanno discusso di appalti pubblici (Foto USP/mb)
Al tema della modernizzazione degli appalti pubblici, con le opportunità e le strategie derivanti, è stato dedicato il convegno promosso dall'Agenzia provinciale per i contratti pubblici, il secondo dopo quello di metà ottobre. Ai lavori a Palazzo Widmann, davanti a oltre un centinaio tra amministratori pubblici, tecnici, giuristi e professionisti, il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha accolto al viceministro delle infrastrutture e dei trasporti Riccardo Nencini. Le nuove linee guida europee sul sistema degli appalti e contratti pubblici hanno aperto all'Alto Adige la strada per una regolamentazione propria e la Provincia, che ha competenza primaria in materia, ha elaborato un disegno di legge organico nel quale recepire le nuove direttive europee. "Si tratta di un progetto pilota che dimostra come l'autonomia responsabile e la buona gestione delle competenze possano rappresentare un laboratorio che offre spunti anche a livello nazionale", ha osservato Kompatscher.

Il Presidente ha sintetizzato gli obiettivi del ddl provinciale: "Sfruttare al meglio gli spazi di manovra concessi dalle direttive europee anche con soluzioni innovative, accelerare verso la digitalizzazione delle procedure, valorizzare i criteri di qualità, introdurre una serie di semplificazioni burocratiche per rendere più flessibile l'iter di aggiudicazione." L'Alto Adige si potrà dotare di una normativa più chiara e unitaria in tema di appalti pubblici e sarà la prima regione italiana, e una delle prime a livello europeo, a varare una legge in materia assumendo una funzione di governance su tutte le stazioni appaltanti presenti sul territorio. Si prevedono inoltre procedure ad hoc nel settore dei servizi alla persona e viene rafforzata attenzione verso gli aspetti ecologici e sociali. Kompatscher ha poi insistito sul fatto che la legge provinciale punta a garantire maggiore certezza del diritto "e allo scopo è prevista anche l’elaborazione di un vademecum che raccoglierà tutta la normativa e accompagnerà il corso cronologico della procedura di appalto", ha annunciato.

Anche il viceministro Nencini ha sottolineato che la Provincia di Bolzano è la prima in Italia a confrontarsi con la legge delega, approvata dal Senato e ora in discussione alla Camera, che si spera di approvare prima di Natale per averla applicabile dalla primavera 2016. Il Ministero ha lavorato ad un testo di riforma che riduce i tempi lunghi in Italia (attualmente 14 anni per completare un’opera sopra i 100 milioni di euro) dovuti a carenza di progettazione, mancanza di copertura finanziaria, ragioni giudiziarie e giurisdizionali. Il Viceministro ha ricordato che la riforma del Codice degli appalti vuole dare risposte anche in tema di trasparenza e corruzione (con la centralità del progetto, l’emarginazione delle varianti e del massimo ribasso), introdurre l’obbligo di censire e regolamentare i gruppi di interesse, tutelare il made in Italy con una norma che, a parità di offerta, consenta di scegliere l’impresa che usa prodotti italiani. Tra i punti centrali della nuova legge Nencini ha ricordato ancora la forte considerazione della clausola sociale, delle forme di gara in digitale e della qualificazione di imprese innovative, ovvero gli aspetti contenuti anche nel progetto legislativo della Provincia, elaborato in stretto contatto con il Ministero. Nel convegno Ludovica Lardera CEO di i-Faber, società che offre servizi di consulenza a imprese private e PA nella gestione elettronica dei processi di approvvigionamento, ha approfondito l'evoluzione dell'e-procurement in Italia e le nuove direttive UE.

pf

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