Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Bere responsabile, torna la campagna di prevenzione sull'alcool

Cartelloni stradali, manifesti sugli autobus, spot radiofonici, banner sul web e presenza sui social media. Torna a partire da domani (30 ottobre) in tutto l'Alto Adige la campagna di prevenzione sull'alcool "Bere responsabile". Un tema trasversale a tutte le generazioni e sempre d'attualità nel nostro territorio, dove sono stati oltre 3mila, nel corso del 2014, i pazienti con problemi di alcool.

Al via la campagna di sensibilizzazione "Bere responsabile": Peter Koler, Martha Stocker e Alberto Degiorgis

"La prevezione - ha sottolineato l'assessora alla sanità Martha Stocker - è la prima e più importante misura per ridurre i problemi causati dall'alcool, i quali hanno un impatto molto forte non solo sulle singole persone ma, più in generale, su tutto il sistema sanitario. Grazie a campagne come questa e al fondamentale lavoro di rete sul territorio, si riesce però a sensibilizzare la popolazione e spingerla a tenere un comportamento più responsabile. La conferma arriva dai dati relativi al numero delle patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza: nel 2008 erano 1.600, nel 2014 sono diventate 683. Tutto ciò non certo a causa di minori controlli, ma proprio grazie ai risultati positivi ottenuti in termini di prevenzione". La campagna "Bere responsabile" è stata presentata dal coordinatore del Forum prevenzione, Peter Koler, il quale ha rimarcato l'atteggiamento "pragmatico e non ideologico" sul tema, con l'obiettivo di promuovere l'autoresponsabilità. "Intendiamo sostenere modelli e abitudini di consumo - ha commentato Koler - che riducano il rischio individuale e le consegenze nocive".

I messaggi lanciati nel corso della campagna, che parte domani e terminerà a fine aprile 2016, sono quattro, e tutti improntati a sensibilizzare sull'importanza di non bere quando ci si mette alla guida. Particolarmente rivolta ai giovani è poi la pagina Facebook Sauftirol - Alcol Adige?, che ha oltre 15mila likes e rappresenta uno strumento per entrare in contatto e discutere con una determinata fascia di età. Tra le altre attività del Forum prevenzione in tema di alcool, Koler ha citato gli interventi presso il pronto soccorso di Bolzano (passati dai 546 del 2009 ai 460 del 2014), il lavoro di rete di operatori e progetti di strada, il decalogo delle "feste responsabili" e le partnership con i centri giovanili. "Il consumo giornaliero di alcolici da parte della popolazione altoatesina, pari al 18,5%, è al di sotto della media nazionale - ha aggiunto Peter Koler - il problema è rappresentato dal cosiddetto binge drinking, ovvero dalle bevute eccessive con più di 5 unità di alcool assunte in una sola occasione".

Il responsabile clinico di Hands nonchè medico del Servizio per le dipendenze del Comprensorio sanitario di Bolzano, Alberto Degiorgis, ha inoltre sottolineato che "la quantità di alcool assunta con un bicchiere di birra, di vino o di grappa è sostanzialmente identico", e che un consumo considerato a basso rischio significa 2-3 unità di bevande al giorno per i maschi (1-2 per le donne) per un massimo di 5 giorni alla settimana. I dati riguardanti i pazienti con problemi di alcool che si sono rivolti presso le strutture presenti in Alto Adige parlano di oltre 3mila persone nel corso del 2014, numero rimasto sostanzialmente stabile negli anni, con le donne che rappresentano una quota compresa tra il 20% e il 25%. "Tra i problemi - ha spiegato Degiorgis - osserviamo l'abbassamento dell'età di primo uso di alcool, l'incognita sugli effetti a lungo termine legato ad esso, e un aumento del consumo più pericoloso, ovvero quello fuori dai pasti".

 Secondo Degiorgis è fondamentale "sviluppare ulteriormente il lavoro di rete sul territorio e nelle scuole", tra le novità nel settore da segnalare l'apertura serale (due volte alla settimana) sino alle 22 dell'ambulatorio Hands di Bolzano e l'elaborazione di un nuovo protocollo per i trattamenti residenziali presso Bad Bachgart con ricoveri più brevi per agevolare il trattamento delle madri e di chi lavora nel settore privato. Ulteriori informazioni sulla campagna di sensibilizzazione Bere responsabile sono a disposizione sul sito web www.bereresponsabile.it.

mb

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