Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Corso di base sul lavoro museale organizzato dalla Ripartizione Musei

Cosa bisogna tenere in considerazione per organizzare una mostra? Che oggetti scegliere, e come esporli? Domande con le quali si sono confrontati i partecipanti al corso formativo di base sul lavoro museale proposto dalla Ripartizione provinciale Musei, la cui seconda parte ha preso recentemente il via al Museo dell’Abbazia di Montemaria.

Un'immagine del corso

È partita nei giorni scorsi la seconda parte del corso formativo di base sul lavoro museale proposto dalla Ripartizione provinciale Musei. Questa seconda serie di incontri, che si terranno in diverse istituzioni museali altoatesine, è dedicata alle attività di un museo che si rivolgono al pubblico, ad esempio l'organizzazione di mostre, la mediazione e le pubbliche relazioni. Essa prosegue il percorso iniziato con la prima parte del corso, chiusasi in estate e incentrata su oggetti espositivi e collezioni.

26 operatrici e operatori da diversi musei e luoghi espositivi di tutto l'Alto Adige si sono incontrati al Museo dell'Abbazia di Montemaria per la prima lezione, confrontandosi con temi quali la selezione e la presentazione di oggetti e la scelta di soggetti per le esposizioni, la narrazione di storie nello spazio e la percezione di quest'ultimo, i compiti del curatore e gli elementi di una mostra.

I due relatori, i curatori e realizzatori di mostre Beat Gugger (Svizzera) e Christian Terzer (Alto Adige) hanno spiegato come nell'organizzazione di un'esposizione non vi siano ricette facili e predefinite: ogni tema è una nuova sfida che va di volta in volta affrontata.

Essi hanno poi illustrato dei principi tratti dalla loro esperienza sul campo che dovrebbero essere presi in considerazione. Per esempio, non esiste uno spazio troppo piccolo per esporre: dipende tutto da come viene impostato l'allestimento.

Inoltre, bisognerebbe presentare gli oggetti così da raccontare, nel modo più avvincente possibile, il contesto e la storia originari, ma anche le storie personali e nascoste che gli oggetti portano con sé. E ancora: è bene che ogni mostra sia facilmente approcciabile e proponga dei pezzi forti nel suo percorso - se chi la visita non riesce a trarne profitto, non è una mostra.

Per questo, è utile che nella sua produzione intervenga un gruppo interdisciplinare di esperti ed esperte dei vari aspetti, da quello della mediazione a quello architettonico, ecc. I due relatori hanno sottolineato che nell'ideazione di una mostra aiuta anche porsi domande di fondo come: "Cosa risveglierebbe la mia curiosità, o mi divertirebbe?".

Questo primo appuntamento della seconda parte del corso si è concluso con l'analisi, in piccoli gruppi, della mostra permanente del Museo dell'Abbazia di Montemaria e una discussione.

FG

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