News 2015
Smog e trasporto pubblico: l’Alto Adige ha il parco autobus più giovane d’Italia
Sono stati compiuti dalla Provincia importanti passi avanti nel trasporto pubblico per una politica di tutela dell’ambiente legata all’utilizzo del metano sugli autobus urbani e più in generale a disincentivare l’uso del mezzo privato: lo afferma l’Assessorato provinciale ai Trasporti intervenendo sul problema dello smog in particolare a Bolzano e ricordando che l'Alto Adige ha il parco autobus più givane d'Italia.
L’Assessorato provinciale ai Trasporti da tempo porta avanti una politica di tutela dell’ambiente legata all’utilizzo del metano per gli autobus urbani e più in generale a disincentivare l’uso del mezzo privato a favore del trasporto pubblico.L'età media in Alto Adige si aggira sugli 8 anni, mentre quella nazionale è di 12 e le direttive Ue che puntano a svecchiare il parco mezzi parlano di 10 anni. L’Alto Adige ha il parco autobus più giovane d’Italia, tanto è vero che il ministero per l’Ambiente due anni fa aveva stanziato contributi per sostituire gli autobus con un età superiore ai 15 anni e quella di Bolzano è stata l’unica provincia italiana impossibilitata a presentare domanda di contributo in quanto il parco mezzi non raggiungeva neppure quel limite. Senza dimenticare che i bus più vecchi vengono fatti circolare nella fascia oraria tra le 7 e le 8.30, per poi tornare in rimessa.
La Provincia ha finanziato due punti di rifornimento per il metano a Bolzano e Merano e sta facendo la sua parte anche senza avere l’obbligo di sostituire quanti più autobus possibile in quanto non esiste alcuno specifico programma relativo all’ammodernamento tassativo di tutti i mezzi su gomma, che avviene in funzione della disponibilità finanziaria dell’Assessorato.
Negli ultimi anni sono stati fatti altri cospicui investimenti, in particolare sulla rotaia, dallo sforzo per potenziare con 4 coppie di treni il servizio ferroviario in Bassa Atesina e dal 15 dicembre 2003 con 6 coppie quello in val d’Isarco e Pusteria all’acquisto di otto nuovi treni per la linea Merano-Malles, che per costo e capienza hanno un impatto superiore a 60 autobus.
L’impegno della Provincia si apre anche a nuove strade: sono in corso una serie di analisi sulla possibilità di dotare gli autobus di particolari filtri, preventivamente da testare per valutarne l’affidabilità, e sono stati condotti test specifici con il cosiddetto “gasolio bianco” (emulsionato con acqua), che ha la proprietà di abbattere il particolato (in pratica il fumo nero dei diesel).
Alla luce di questi fatti e di questi interventi, l’Assessorato provinciale ai Trasporti sottolinea che quando si parla dello smog, come ha fatto di recente il Comune di Bolzano, è dunque oggettivamente difficile imputare il problema a un parco autobus provinciale che conta su 491 veicoli sui 789 registrati in Alto Adige (privati compresi), ma ancor di più se si pensa ai 28.713 autocarri immatricolati, alle 1.572 motrici, ai 28.238 motocicli o, per completare il quadro, alle 239.044 autovetture immatricolate in Alto Adige a tutto il 2001. Senza contare che sono 5.000 i Tir registrati in media come traffico di attraversamento sull’Autobrennero.
USP